Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] - La messa usata comunemente dai Copti è quella di S. Basilio, sostituita in alcune solennità da quella di S. GregorioNazianzeno, mentre più raramente è usata quella di S. Cirillo, propria al rito copto, recensione dell'anafora alessandrina detta di ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] , lo spirito vivifica": in Oriente come in Occidente, seguirono questo metodo padri della Chiesa quali S. Gregorio nisseno, S. Gregorionazianzeno, S. Gerolamo, S. Ambrogio.
A contatto di quest'ultimo, S. Agostino vide nell'interpretazione allegorica ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] sola navata nelle cappelle più piccole (Ağkilise a Soǧanle). Quasi altrettanto antica è la forma ottagonale, quale è descritta da S. GregorioNażianzeno: ottagono con cupola su due ordini di colonne circondato da ambulacro; oppure come la descrive S ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] ordinatrice (Anassagora, Socrate, Platone, Aristotele, gli stoici, Cicerone, Filone, Minucio, Tertulliano, Lattanzio, Agostino, GregorioNazianzeno, Giovanni Damasceno, gli scolastici e Tommaso d'Aquino, Leibniz, Wolff, Hutcheson).
Le prove dell ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] fu venerato per il suo martirio, come attestano tra gli altri Prudenzio (Peristeph., XIII) e, tra gli abbellimenti leggendarî, S. GregorioNazianzeno (Or., XXIV). La festa si celebra il 16 settembre.
Fonti ed edizioni: Per la vita, in primo luogo la ...
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PARRUCCA (fr. perruque; sp. peluca; ted. Perrücke; ingl. wig)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
George MONTANDON
Antichissimo è l'uso di aggiungere capelli finti per aumentare il volume della pettinatura; [...] di capelli castani; nei secoli IV e V le trecce finte (calendrium) e le parrucche trionfano ad onta delle ire di S. GregorioNazianzeno, di San Giovanni Crisostomo, di S. Girolamo e di S. Paolino; solo dopo il 692 la parrucca decade, proibita dal ...
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Città dell'Anatolia meridionale, a 1027 m. s. m., capoluogo del vilāyet omonimo, posta in un altipiano, ampio bacino chiuso, costituito da calcari pliocenici, ricoperti da sabbie e terriccio portati dai [...] sede d'un concilio. Una chiesa antica del Tepe è dedicata a S. Anfiloquio, scrittore di cose sacre e amico di S. GregorioNazianzeno, vescovo di Conia nel 374. Sotto i Bizantini la città diviene metropoli della Licaonia.
La città segue la storia dell ...
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La valle di Dodona si stende per circa 12 km. tra la Molossia e la Tesprozia nel centro dell'Epiro, a una ventina di km. da Giannina, ed è percorsa da un affluente del fiume Thyamis. Le rovine sono situate [...] VII, 327) trova l'oracolo venuto meno; così Seneca e Lucano. Sotto Adriano Dodona offre qualche cenno di vitalità. Eusebio, GregorioNazianzeno e Teodoreto ne parlano come di una memoria. Dopo Teodosio fu a Dodona stabilito il culto cristiano, con un ...
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PATMO (Πάτμος; Patmos, S. Giovanni di Pátimo o Pátino, Palmosa; A. T., 90)
Ardito DESIO
Doro LEVI
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La più settentrionale fra le isole italiane dell'Egeo, a 37°19′ di lat. N. e a 26°34 di long. E. [...] di S. Marco, in lettere d'argento e d'oro su pergamena purpurea, anteriore al sec. VI; i Discorsi di S. GregorioNazianzeno ai sacerdoti, con iniziali miniate, scritto in Reggio Calabria nel 941 e donato da Alessio Comneno a Cristodulo; il Libro di ...
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RUFINO, Tirannio (Tyrannius Rufinus)
Alberto Pincherle
Prete, nato circa il 345, probabilmente a Concordia, ma noto come Rufino d'Aquileia; morto a Messina nel 410. Studiò a Roma, ove conobbe S. Girolamo, [...] J. Gildemeister, Sexti sententiarum recensiones, Bonn 1873, e da A. Elter, Gnomica, Lipsia 1892; delle Omilie di s. GregorioNazianzeno, ed. A. Engelbrecht, Vienna 1910 (Corpus script. ecclesiast. latin., 46). Le opere originali, in Patrol. lat., XXI ...
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nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.
cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...