SANTI Per comunione dei santi la Chiesa cattolica intende un'intima unione in Cristo tra i fedeli vivi e defunti, e una mutua comunicazione tra essi di beni spirituali. La Chiesa universale è costituita [...] . di Barnaba, XXI, 7. Nel sec. IV questa dottrina ebbe per opera dei grandi Padri, quali Basilio, GregorioNazianzeno, Epifanio, Ilario, Ambrogio, Agostino, il suo pieno sviluppo, e così poté entrare, senza suscitare opposizioni, nello stesso simbolo ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] Dionigi d'Alicarnasso e la Catena in Prophetas, dell'XI; la Liturgia della Settimana santa, il Nemesio, il Libanio, il S. GregorioNazianzeno, dell'XI; tra i latini e italiani: un Orazio del sec. XI, il Chronicon di Benedetto del Soratte pure dell'XI ...
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Con e senza λόγος o ἀγών, si adopera grecamente a denotare un discorso in onore di estinti; equivale dunque alla laudatio funebris dei Romani. Negli spiriti però s'identificano epitafio e laudatio solo [...] nel dominio della letteratura. Possediamo, dell'età imperiale, orazioni funebri di Dione Crisostomo, di Elio Aristide, di GregorioNazianzeno, di Ambrogio; di latine (v. anche elogio) altresì, ma solo frammentarie, quella di Adriano per la suocera ...
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PSELLO, Michele (Ψελλός)
Silvio Giuseppe Mercati
Poligrafo e uomo di stato bizantino del sec. XI. Nato a Nicomedia (secondo altri a Costantinopoli) l'anno 1018 da modesta famiglia borghese, per il suo [...] l'acuto giudizio sullo stile di S. GregorioNazianzeno. Caratterizzano il temperamento di P. le Les Belles Lettres, Parigi 1926-28; il trattatello sui caratteri rettorici di S. Gregorio Naz., edito da A. Mayer in Byzant. Zeitschrift, XX (1911), pp ...
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Grammatico del periodo di Adriano, nativo di Eraclea nel Ponto, autore secondo Suida d'un lessico che abbracciava in cinque libri tutto il dominio della lingua greca, Λέξις παντοδαπή, da ritenersi cenamente [...] ; e oltre che ad Esichio, molto diede all'Etymologicum Magnum e al Gudianum, agli scoliasti di Platone, Callimaco, Nicandro, GregorioNazianzeno (v. E. Norden, in Hermes, XXVIII, 1892, p. 625 segg.), ai lessici di Cirillo, Fozio e Suida. Una raccolta ...
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PATIENS Con questo titolo datogli dal primo editore si designa un dramma sulla passione di Cristo conservato in numerosi codici, di cui nessuno anteriore al sec. XIII, sotto il nome di S. GregorioNazianzeno.
L'attribuzione [...] e i filologi.
Ediz.: Edizione principe di A. Blado, Roma 1542: ultima delle ristampe fra le opere di S. GregorioNazianzeno in Patrol. Graeca, XXXVIII coll. 131-338. Edizioni critiche di Fr. Dübner in G. Wagner, Fragmenta Euripidis (Parigi 1846 ...
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Scrisse un'Esposizione di capitoli ammonitorî (ἔκϑεσις κεϕαλαίων παραινετικῶς) sui doveri del sovrano, dedicata all'imperatore Giustiniano. L'opuscolo, detto comunemente Scheda regia (σχέδη βασιλικά), [...] di 72 brevi capitoli, tolti in gran parte da scrittori profani ed ecclesiastici (Isocrate, Pseudo-Isocrate, Basilio, GregorioNazianzeno: alcuni capitoli derivano da una fonte comune al romanzo di Barlaam e Giosafat) e collegati da un acrostico ...
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Poeta liturgico bizantino del sec. VII. Fratello adottivo di S. Giovanni Damasceno, venne insieme con lui educato dal siciliano Cosma il vecchio, che il padre aveva riscattato dalla schiavitù dei Saraceni. [...] attribuzione), grandemente ammirati dai Bizantini per la preziosità della lingua e l'artificio della forma. Imitatore di S. GregorioNazianzeno, ne commentò le poesie, attingendo molto al commento mitologico di Nonno abate. A sua volta le poesie di ...
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Letterato e teologo benedettino, nato a Guise in Piccardia nel 1535, morto a Parigi il 25 dicembre 1581. A Lione e ad Avignone studiò il greco e l'ebraico. Tradusse una parte delle opere di S. Giovanni [...] Crisostomo, inserita nell'edizione parigina delle Opere (1581). Voltò pure in latino le Opera omnia di S. GregorioNazianzeno (Parigi 1569) e di alcuni suoi opuscoli curò l'edizione latina (Parigi 1575); i primi capi del libro I dell'Adversus ...
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Archimandrita, vissuto in Sicilia sotto Ruggero II, per ordine del quale nel 1143 compilò la Notizia dei cinque troni patriarcali, tradotta in armeno nel 1180. Tradusse anche gli oracoli caldaici. Qualche [...] studioso identifica questo Nilo con Nicola D. notaio patriarcale e nomofilace, autore di un commentario ai tetrastici di S. GregorioNazianzeno e di opere canonico-teologiche.
Ediz.: La Notitia in Migne, Patrol. Graeca, CXXXII, coll. 1083-1114, e in ...
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nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.
cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...