Scrittore bizantino (sec. 11º), diacono e maestro a Costantinopoli (1080 circa), poi vescovo di Eraclea in Tracia; autore di opuscoli didascalici in versi, di commenti a discorsi di s. GregorioNazianzeno [...] e di catene (estratti dei Padri) a commento del Nuovo e del Vecchio Testamento ...
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Filologo (Guise 1535 - Parigi 1581); benedettino, abate di Ferrières (Angiò), editore e traduttore delle opere di antichi scrittori cristiani (GregorioNazianzeno, Giovanni Damasceno, Isidoro Pelusiano, [...] Epifanio, Giovanni Crisostomo, Ireneo) ...
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Scrittore bizantino (sec. 7º), fratello adottivo di s. Giovanni Damasceno. Scrisse canoni molto ammirati dai Bizantini, e un commento alle poesie di s. GregorioNazianzeno. ...
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MINIATURA
Paolo D'ANCONA
Giulio Carlo ARGAN
Ernst KUHNEL
. È l'arte di dipingere in piccole proporzioni con colori all'acquerello su carta, pergamena, avorio, ecc. La parola deriva da minium, il colore [...] 'Oriente greco con la persecuzione iconoclasta. Sul cessare di questa, sembra abbiano goduto particolare fortuna gli scritti di GregorioNazianzeno, che molti splendidi codici ci hanno tramandato (v. i codici greci 49-50 dell'Ambrosiana di Milano, e ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] nelle terre di Siria - presenta, almeno con S. Ambrogio (che s'ispira a Efrem di Edessa e a S. GregorioNazianzeno), una figura ritmica assai diversa da quella che attribuiamo il canto salmodico. Mentre la salmodia procede, a quanto si può ritenere ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] e perciò il Vangelo condanna non chi ha preso, ma chi non ha dato. Analoghe idee in S. GregorioNazianzeno, in S. Ambrogio, in S. Gregorio Magno: la natura ha creato il diritto comune, l'usurpazione quello privato; la terra appartiene a tutti; perché ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] più antichi dei sec. XII-XIII), che nel tardo Medioevo, con le liturgie greche di S. Basilio e di S. GregorioNazianzeno, cedette alla bizantina. L'antico rito egiziano si è conservato presso i monofisiti e cattolici copti. La "Liturgia di S. Cirillo ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] . Fiorisce tra il sec. IV e il V tutta una serie di grandi predicatori greci (S. Basilio, S. Gregorio di Nissa, S. GregorioNazianzeno, soprattutto S. Giovanni Crisostomo) e latini (basterà ricordare S. Ambrogio e S. Agostino). Comincia poi, e dura ...
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MONODIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Composto con le parole greche μόνος "solo" e ᾠδή "canto", questo termine, già corrispondente in proprio ai monologhi frequenti nel teatro classico, oggi designa, presso [...] note nasce e si sviluppa lo stesso genere innodico - largamente popolaresco e al popolo dedicato - da Efrem di Edessa a S. GregorioNazianzeno (e in certo modo ai troparisti bizantini), a Ilario di Poitiers, a S. Ambrogio e via via nei secoli, sempre ...
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GIROLAMO, santo
Angelo FICARRA
Anna Maria CIARANFI
, È una delle figure più rappresentative e complesse nella storia della Chiesa e dell'antica letteratura cristiana.
È ricordato sempre col solo [...] l'ebraico sotto la guida di un ebreo convertito, e in quel tempo si recò a Costantinopoli ad approfondirsi presso GregorioNazianzeno nell'esegesi biblica e nelle scienze teologiche. Perciò, quando nel 382 s'imbarcò con Epifanio e Paolino per recarsi ...
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nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.
cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...