BOLLA
R.H. Bautier
Termine che designa il sigillo di metallo usato in alcune aree culturali o in alcune cancellerie per sigillare gli atti e in tal modo autenticarli, funzione assolta in altre aree [...] alla b. di tipo greco il sigillo su cera (forse sotto l'influenza dei 'cugini' di Normandia), dal principe di Bari Grimoaldo (1120) e soprattutto da Roberto il Guiscardo, Ruggero II e dai sovrani del regno normanno di Sicilia, con leggende greche, e ...
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Ancona
C. Barsanti
Città delle Marche, capoluogo di prov., situata sui modulati contrafforti nordoccidentali del promontorio del monte Conero. Per la sua posizione geografica A. svolse sempre un ruolo [...] ritenuto che la chiesa, della quale si perde ogni traccia dopo la menzione nel contesto della Chartula Donationis del vescovo Grimoaldo per la chiesa di S. Giovanni Battista in Pannocchiara del 1051 (Pagnani, 1960), fosse da ubicare sul colle Astagno ...
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GIOSUÈ (Iosue)
Federico Marazzi
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di questo monaco, eletto abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno il 20 ott. 792, dopo sei giorni di vacanza seguiti [...] monastero. Nella maggioranza dei casi i benefattori sono personaggi di rilievo dell'aristocrazia beneventana (tra cui il principe Grimoaldo III e il vescovo Davide) e capuana, ma troviamo menzionato anche il duca Ildeprando di Spoleto. Il risultato ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Pavia dall'875 o dall'876, e il secondo della serie dei vescovi pavesi a portare questo nome. Il suo predecessore, Litifredo, è nominato ancora in vita in una [...] nel comitato di Piacenza) e il placito di re Berengario del marzo del 901 (con cui, presenti i missi G. e Grimoaldo, l'abbazia di Lucedio sarebbe stata aggiudicata alla Chiesa di Vercelli), sono invece autentici i due placiti svoltisi a Pavia sotto ...
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Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] ducale, e in missioni delicate. Si ricorda, nei racconti di Paolo Diacono, la leggendaria fedeltà d'un gasindo del re Grimoaldo che, inviato dal re al figlio Romualdo assediato dai Pizantini, e da questi preso prigione, finse di accondiscendere alle ...
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Città del Piemonte, provincia di Alessandria, situata sulla sinistra del Tanaro, ove il corso di questo fiume cambia direziorie volgendosi da NE. a E., e riceve, a monte, il torrente Borbore, a valle il [...] fu duca Ariberto, prima di essere eletto re. Più tardi, verso il 660-665, Asti è ricordata nella contesa fra Grimoaldo e Pertarito: le milizie dei Franchi che accompagnavano quest'ultimo nel suo ritorno dalla Gallia subirono una grave sconfitta poco ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] figurativo, propri "della corrente cattolica riaffermatasi al comando del regno longobardo [...] dopo la ripresa ariana di Grimoaldo" (Romanini, 1978), possono anche far pensare a una reazione contro una precedente attività figurativa di contenuto ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, quarto di questo nome (o quinto secondo alcuni lineamenti genealogici, cfr. Taviani Carozzi, 1991, pp. 366, 369), nacque probabilmente verso il 1013 dal [...] mancò di suscitare lo sdegno dei monaci. G. inoltre beneficò con quelle terre altri suoi fedelissimi, e in special modo Grimoaldo del fu Madelmo, conte di palazzo. In quello stesso torno di tempo i principi beneventani che, in occasione della venuta ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] in Francia. Nel luglio era già a Worms. Tuttavia Benevento diede ancora da fare a C. Infatti il successore di Arechi, Grimoaldo, che era stato per un certo tempo come ostaggio in Francia, non tardò a riprendere una politica ostile, e vana riuscì una ...
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. È il nome specifico delle compilazioni di leggi, ovvero di consuetudini. Si trovano di codeste compilazioni presso tutti i popoli che hanno raggiunto un grado determinato di evoluzione, per quanto appartenenti [...] d'avere inserito tutte le vecchie consuetudini dei Longobardi di cui aveva potuto prendere conoscenza. All'editto di Rotari furono fatte aggiunte da Grimoaldo nel 668, da Liutprando, tra il 713 e il 735, da Rachi nel 746, e da Astolfo, nel 750 e nel ...
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