Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] della guerra, lo avrebbe invitato di nuovo a Siracusa insieme con Dione. E infatti, finita la guerra, il tiranno fece di tutto per dalla pratica e terrena saggezza di Socrate e l'avvicina piuttosto alla religione degli orfici e alla filosofia dei ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] speculativa con Schelling. Frattanto, sotto l'infuriare della guerra, la situazione a Jena si era fatta insostenibile anche che negli anni di Berlino H. tenne importanti cicli di lezioni sull'estetica, la filosofia della religione, la filosofia della ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] della guerra contro Mitridate, perché, sebbene incostituzionale, rispondeva, secondo l'istintiva sua capacità di adeguarsi C. finisce con il sostenere la tesi della duplicità della religione, ufficiale e popolare da un lato, interiore e colta, dall ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] funzione di incutere spavento; perciò si usano sia in guerra, sia nella lotta contro demoni o spiriti maligni. L’intento di la maschera. Anche in religioni organizzate sul piano statale (per es., l’antica religione messicana), i sacerdoti portano ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] la famiglia, ecc. Cercò di ravvivare la religione tradizionale. A Roma (foro di Augusto, Campo Marzio, ecc.) province Rezia e Norico. Tiberio in tre anni (12-9) di sanguinosa guerra contro i Pannoni portò il confine al Danubio; in Germania furono ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (Bergamo 1931 - Asiago 2018). Dopo aver esordito raccontando l'umile Italia degli anni Cinquanta, O. ha analizzato la civiltà contadina scavando nel suo passato [...] residuati della Prima guerra mondiale; La circostanza (1974), articolata analisi della crisi di una famiglia borghese. la condanna di qualsiasi religione che consideri i dogmi più importanti dell'uomo; nel 2009 il cortometraggio Il premio, di cui è ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] epoca della guerra dei Sette anni, presenta i varî problemi di ordine etico-sociale che a causa della guerra si scritti, nei quali con accanimento L. combatté la confusione fra religione e filosofia, fede e ragione, ricercando per questa sempre una ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Manciano La Misericordia, Castiglion Fiorentino, Arezzo, 1952). Nato in una famiglia contadina toscana, da bambino resta impressionato dal modo [...] la quale, a causa di un presunto disturbo di frequenza – una citazione della Guerra dei mondi di O. Welles – film il Pap’occhio (1980), ancora di Arbore, che viene ritirato dalle sale con l’accusa di vilipendio alla religione. Nel 1979 con G. Brach e ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] che ne aveva Lutero; il che fece fallire i piani di Filippo d'Assia per un'alleanza antiasburgica di tutti i paesi e di tutte le forze della Riforma. Ma la dottrina della religione e l'attività di Z. hanno un'impronta originale rispetto a quelle ...
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Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti [...] ediz. 1932; The orators, 1932). Nel 1937 prese parte alla guerra civile in Spagna. Due commedie (The dog beneath the skin, l'evoluzione del pensiero di A.; influenzato da Kierkegaard e R. Niebuhr, convertito alla religione episcopale anglicana, da ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...