Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] e le verità rivelate condotta da Pier Damiani e sfociante in una forma di misticismo rivolto alla glorificazione della potenza e della volontà di Dio. Non diversamente, GuglielmodiOccam individuava nell’obbedienza al comando divino l’unico criterio ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] potendo volgersi al male. Nella scolastica il concetto di libero a. venne sviluppato in connessione al problema libertà è intesa come possibilità di determinarsi ad azioni opposte, mentre in GuglielmodiOccam si accentua il carattere arbitrario ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] autorità
La crisi dell'autorità medievale e la Riforma
Profonde modificazioni del concetto di autorità sono presenti già in Marsilio da Padova (1275-1343), GuglielmodiOccam (1290-1349) e Bartolo da Sassoferrato (1313-1357); pur con diverse modalità ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] pensatori cristiani, come Agostino d'Ippona (4°-5° secolo) e GuglielmodiOccam (14° secolo), la legge naturale coincide con la volontà di Dio. La giustizia è quindi l'esito di una decisione divina, comunicata all'uomo tramite la rivelazione o la ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] ’ della cosa cui si pensa, e la cosa esterna.
Ai logici dell’età medievale, e in particolare a Gugliemo di Shyreswood, Pietro Ispano e GuglielmodiOccam, si può far risalire l’importante distinzione tra significatio e suppositio: la significatio ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] realtà singole.
Rappresentanti del n. sono tradizionalmente ritenuti Roscellino, maestro di Abelardo, Abelardo stesso e più tardi GuglielmodiOccam. Abelardo, alla domanda posta da Porfirio nell’Isagoge circa il valore da attribuire agli universali ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] dal concetto. Nominalisti (➔ nominalismo) sono detti i sostenitori di questa soluzione; tra i più noti rappresentanti vi sono, sia pure con sfumature diverse, Roscellino e Abelardo nel 12°, Guglielmo d’Occam nel 14° secolo.
È da ricordare anche la ...
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occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; in partic., l’occamismo riduce...
rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata e un bordo affilatissimo, incernierata...