BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] Bénigne di Digione, introdotta in Normandia dal lombardo Guglielmo da Volpiano (Fécamp, 1001; Bec, 1002; dai priorati dell'Alvernia - oppure svolgere un Messale insulare di Stowe; Dublino, Royal Irish Acad., D.II.3). Ma è nei monasteri che tale ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] c. 70v), le carte inserite nel Dragmaticon di Guglielmo di Conches, morto intorno alla metà del sec. ° (Miller, 1895-1898, I). Le c.d. carte di Beato seguono due linee evolutive: da eseguita nel 1272 da Girardo di Alvernia per papa Gregorio X (Utrecht, ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] vescovo di Ivrea (969-1005 ca.), a Guglielmo da Volpiano (962-1031), agli abati preposti con aree francesi, Alvernia o Saintonge, recentemente , pp. 215-251; C. Binardi Tomesani, La cathédrale Sainte-Marie d'Asti, CAF 136, 1978, pp. 371-377; C. Rovere, ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] (m. nel 1079), Sicardo da Cremona (m. nel 1215), Guglielmo Durando (v.).Nell'iconografia dei p. l'insegna che più delle di La Chaise-Dieu in Alvernia.I colori del p. erano, durante tutte le fasi della cerimonia d'incoronazione ovvero del suo rito ...
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IMMAGINE
J. Baschet
L'uso del termine i. (e delle parole corrispondenti delle varie lingue moderne) in riferimento a opere medievali si è andato diffondendo solamente di recente in relazione ai procedimenti [...] Bonaventura da Bagnoregio (1217 ca.-1274), Tommaso d'Aquino (1224 ca.-1274), Guglielmo Durando (1230 ca.-1296). La funzione di di s. Fede in Sainte-Foy a Conques (Alvernia), le cui tradizioni cultuali sono particolarmente conosciute. Come ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] Pirenei, veniva così unificata, con l'esclusione però di Alvernia, Quercy, Rouergue e Tolosano, e governata direttamente fino al 1137 (dinastia dei Guglielmi), quando l'ultima erede, Eleonora d'Aquitania, sposando Luigi VII di Francia, gli portò in ...
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Ambulacro
G. Binding
Corridoio anulare che originariamente girava intorno al sepolcro martiriale dell'altare maggiore. Nella pianta del monastero di San Gallo (820 ca.; San Gallo, Stiftsbibl., 1092) [...] 11° e 12° soprattutto nell'Alvernia, nella Turenna, nel Poitou, del sec. 11°).
Poco dopo la conquista di Guglielmo nel 1066 si diffusero in Inghilterra a. che per Deutsche Kirchenbaukunst der Gotik, Köln 1985.
D. Kimpel, R. Suckale, Die gotische ...
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FERRO
J. Geddes
I manufatti in f. prodotti durante il Medioevo erano nella loro totalità oggetti in f. battuto, giacché le alte temperature necessarie alla fusione poterono essere ottenute in buona [...] metaforico al Regno dei cieli, quanto una difesa contro il male. Guglielmo Durando, vescovo di Mende, scrisse nel sec. 13° che la nel Saint-Julien di Brioude; in Notre-Dame d'Orcival, in Alvernia).Durante il Medioevo le decorazioni di manufatti in f ...
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CLAIRVAUX, Abbazia di
P. Stirnemann
(lat. Clara Vallis)
Terza abbazia filia dell'Ordine riformato di Cîteaux, situata nella diocesi di Langres, nella regione francese Champagne-Ardenne (dip. Aube), [...] 400 ca., della capanna eretta da Guglielmo di Champeaux per Bernardo ammalato nel 1118 una cucina e un'ala dei conversi, con edifici d'uso a E e a S. Una descrizione del navata di La Bénissons-Dieu in Alvernia, tutte filiazioni di Clairvaux.Sembra ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] culto mariano si era diffusa in Alvernia a opera dei Cluniacensi: questi ultimi funebri tardoduecenteschi, come quello di Guglielmo De Braye (m. nel , CahCM 32, 1989, pp. 291-303; M. Levi D'Ancona, L'Hortus Conclusus nel Medio Evo e nel Rinascimento, ...
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