L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] vario stile in ch’io piango et ragiono»), comprensivo anche di materiali e autori indicativi di asprezza linguistica – GuidoCavalcanti, Arnaut Daniel e soprattutto il Dante della canzone petrosa Così nel mio parlar voglio esser aspro, come risulta ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] in forma privata), anche se, sulla rivista salentina L’Albero, nel 1949 pubblicò un precocissimo intervento su GuidoCavalcanti, destinato a essere una delle sue grandi passioni di studiosa. Anche la sede è importante: Corti, allora giovanissima ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] della scuola, Al cor gentil repara sempre amore (in Studi romanzi, XXX [1943], pp. 5-53) e La canzone d'amore di GuidoCavalcanti (in St. di filol. ital., VII [1944], pp. 97-160).
Dopo un lungo silenzio il C. ritornò di nuovo agli studi danteschi ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] non coincidenti con emistichi (un esempio virtuosistico nell’applicazione di rime al mezzo e interne è la ➔ canzone di GuidoCavalcanti Donna me prega).
Si ha rima piana, tronca o sdrucciola se la rima si produce rispettivamente tra parole piane ...
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DANTE da Maiano
Pasquale Stoppelli
Nacque presumibilmente poco prima della metà del XIII secolo. Oltre al nome della località di cui era originario, Maiano appunto, un borgo del circondario fiorentino, [...] avviata dall'Alighieri, con il son. "A ciascun' alma presa e gentil core", a cui oltre a D. rispondono GuidoCavalcanti e come pare Terino da Castelfiorentino (il sonetto di proposta diventerà poi quello d'apertura della Vita nova), è probabilmente ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] . Se la ripresa è a cinque o più versi si parla di ballata stravagante: stravaganti sono le celebri ballate di GuidoCavalcanti Fresca rosa novella (a ripresa pentastica) e Perch’i’ no spero di tornar giammai (a ripresa esastica).
Tematicamente, la ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] in rima con l’ultimo verso, o, più comunemente, di un distico di endecasillabi monorimi (l’esempio più antico in GuidoCavalcanti). Il sonetto caudato, diffuso a partire dal Trecento, prevede l’aggiunta di una ‘coda’, composta in genere di un ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] . Nell’Inferno ➔ Dante fa, infatti, dell’anfibologia discorsiva il perno dell’accorato incontro con il padre di GuidoCavalcanti e organizza intorno all’uso anfibologico di un passato remoto una straordinaria tessitura morale e teologica:
Di sùbito ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] l'interesse per il mondo medievale (The spirit of romance, 1910). Nel 1912, la traduzione dei Sonnets and ballate of GuidoCavalcanti (cui seguirà nel 1933 quella delle Rime), segnò l'inizio di un impegno nel lavoro di traduttore in cui P. spaziò ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] Aragona (X, 7); ma può anche far risaltare figure meno appariscenti di poeti e artisti, come Giotto (VI, 5) e GuidoCavalcanti (VI, 9), brillare nel contegnoso decoro di un uomo di corte come Bergamino (I, 7), nella chiusa e struggente passione di ...
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cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...
nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche nelle lingue germaniche e slave]. – 1. a....