Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] mai a liberarsi dalla maniera provenzale; meglio che nelle rime giovanili d'amore, riuscì in quelle ispirate a sentimenti di carità patria e vi è adoperato per la prima volta con ambiziosi intenti d'arte. Ipotesi recenti fanno di G. l'inventore della ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anteriore alla dantesca, la funzione di vero e proprio caposcuola, Guittoned’Arezzo, che, abbandonate a un certo punto della sua vita le rime d’amore, si dedicò a quelle morali. Guittone e i guittoniani amano, più dei siciliani, il provenzale trobar ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] vecchio cursus e degli schemi retorici medievali, di procedimenti tipici di Boccaccio (specialmente nel Filocolo), Guittoned’Arezzo; d’altra parte la predilezione per strane similitudini desunte dagli antichi naturalisti e dagli Emblemata (1531) di ...
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sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti [...] sonettessa, forma che ebbe successo soprattutto nella poesia giocosa cinquecentesca. Il s. doppio, inventato, pare, da Guittoned’Arezzo, è ottenuto con l’inserzione di un settenario, rimante con il verso precedente, dopo ciascuno degli endecasillabi ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] con un'oltranza stilistica che fu poi tipica di Guittoned'Arezzo e dei guittoniani.
Se è vero che l'autoreferenzialità III, Roma 1971, pp. 346 s.; A. Monteverdi, G. da L. e Cielo d'Alcamo [1967], in Id., Cento e Duecento, Roma 1971, pp. 261-284; R. ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] antichi nemici ghibellini fuorusciti. Trascorre il 1302 e l’inizio del 1303 fra Arezzo, il Casentino, e la Romagna. Fra il marzo 1303 e il giugno del caposcuola detestato da Dante, Guittoned’Arezzo, si riducono drasticamente nella poesia di ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] conto dell'età del fratello Giacomo, può essere il 1230. Contro l'ipotesi che G. poeta sia all'incirca coetaneo di Guittoned'Arezzo non vale l'obiezione (Contini) che il primo rivolga al secondo l'appellativo "padre" (nel sonetto O caro padre meo ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] che le lettere sono percorse qua e là da un calore spirituale e da una nervatura, stilistica che sembrano derivare da Guittoned'Arezzo.
Bibl.: Notizie intorno alle opere di F. B., pubblicate da B. Gamba, Milano 1808; B. Gamba, Serie dei testi di ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] la rima aretina, o guittoniana (in quanto riscontrabile in Guittoned’Arezzo), secondo cui i e u possono rimare anche con componimento: per es., nel sonetto petrarchesco Amor, che ’ncende il cor d’ardente zelo (Canz. CLXXXII), la rima A è in -èlo, la ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] il congedo, detto anche congedo toscano, si diffonde con Guittoned’Arezzo: in precedenza ne svolge la funzione (ma la sua presenza ogni buon conto, nei poeti ‘archeologi’ Carducci e ➔ D’Annunzio).
Anche la canzone libera, al pari del discorso libero ...
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guittoniano
agg. – Relativo a Guittone d’Arezzo (c. 1235 - 1294), il poeta più rappresentativo del momento di trapasso tra la poesia siciliana e il Dolce stil novo: le rime, le Lettere g., lo stile g., la moralità guittoniana; sostantivato,...
lamento
laménto s. m. [dal lat. lamentum]. – 1. a. Voce, parola di dolore, spesso mista al pianto: fare, mandare un l.; emettere lamenti, rompere in lamenti, levare alti l.; l. pietoso, straziante. Anche, séguito di voci o parole di dolore,...