ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , vanno ricordati A. Barolini, per la ripresa di un gusto psicologistico (Una lunga pazzia; La memoria di Stefano), P. ricorso Mirko (M. Basaldella, 1910-1969) dandoci del gusto dei primitivi una versione consapevole dei problemi dell'uomo e ...
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MARIOTTI, Scevola
Piergiorgio Parroni
Filologo classico, nato a Pesaro il 24 aprile 1920. Ha insegnato Letteratura latina all'università di Urbino (1949-63), passando poi (1963) come ordinario di Filologia [...] e raccolta in volume (Scritti medievali e umanistici, 1976). Qualità più specifiche dell'attività filologica di M. sono il gusto per il contributo puntuale, la capacità di leggere in profondità il testo e una non comune attitudine alla divinatio ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] una ragione della loro sopravvivenza nel gradimento dell’infrazione alla regola del tipo più rappresentato, e contribuiscono a quel gusto dell’antico che resta per secoli nella nostra poesia.
L’arcaismo è una delle forme più ricorrenti dello scarto ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] funzioni fisiologiche (fonazione; masticazione e deglutizione), interviene nella funzione gustativa fornendo il supporto ai ricettori del gusto che sono sparsi nella sua mucosa. Elementi descrittivi importanti della l. sono le due facce (superiore ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ➔ Melchiorre Cesarotti ripristinarono, almeno sul piano teorico, la parità di stato e di diritti tra le lingue. Al ‘buon gusto’ in letteratura si affiancava il ‘buon uso’ della lingua d’oltralpe, identificato col bon usage della corte parigina. Senza ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] della perifrasi in ➔ Dante, l’enigma si configura come una costante nell’uso virtuosistico dell’ambiguità linguistica. Al gusto dell’enigma si possono così riportare fenomeni come l’uso di senhal, gli acrostici e paragrammi nella poesia provenzale ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] e purismo, l’opposizione alla scuola puristica dei tradizionalisti fiorentini dell’Accademia della Crusca e, di Cesari, il gusto ‘demotico’ e antiletterario per il primitivo e la natura (questa ispirazione quasi roussoviana è stata posta in relazione ...
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GENTILE, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Macerata il 5 ag. 1851 da Vincenzo e Vittoria Biroresi. Iscrittosi all'Istituto di studi superiori di Firenze, fu allievo di A. Bartoli, che lo chiamò, dopo il [...] ricostruzione il G. non trascura di fondere l'oggettività documentaria dei dati storici e bibliografici con un gusto dell'interpretazione e della narrazione psicologica che lo porta a tratteggiare i profili dei principali protagonisti delle vicende ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] con le brusche frenate. Al conducente le proteste della gente non facevano alcun effetto.
(4) La nostra epoca ha il gusto e il genio della divisione e della suddivisione. In fisica, si disgrega l’atomo: fino a pochi decenni fa disgregare la ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] ibid., p. 237), nei quali, pur rigorosamente conformati sul metodo filologico, non rinunciò a valutazioni di gusto personale.
La produzione del primo periodo costituì il presupposto per successive elaborazioni critiche: «dai giovanili studi teocritei ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...