FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] critiche pungenti) degli allestimenti scenici, all'insegna del realismo, ma pure per le scelte culturali che non disdegnavano il gusto boulevardier del pubblico anche colto dell'epoca. Tra i maggiori successi si susseguirono le prime de L'aigrette di ...
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CALÒ, Romano
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 6 maggio 1884 da Nicola e da Eugenia Atti. Dopo aver frequentato l'università e l'Accademia filodrammatica di Roma, entrò nel 1902 nella compagnia di D. [...] A. Savoir (teatro Manzoni di Milano, 19 maggio 1914), in cui, nonostante impostasse il personaggio di Pietro con misura e buon gusto, nel secondo e nel terzo atto non gli conferì quella vita ardente che esso richiedeva. Nel 1915 entrò nella compagnia ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] della serva che la trascina via colla forza le impedisce di uccidersi. Ulteriori risvolti avventurosi confermano il marcato gusto della violenza: Alessandro è arrestato da un Roderigo, capitano degli sbirri, per il tentativo di fuga con Fortunia ...
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GIOVANINETTI, Silvio
Giorgio Taffon
Nacque a Saluzzo, il 29 genn. 1901, da Vito e Giuseppina Moiso. La famiglia si trasferì ben presto a Genova, dove il G. compì i suoi studi e dove visse stabilmente [...] al mistero. I suoi drammi creano atmosfere angosciose, in cui tematiche esoteriche e dimensioni oniriche, momenti ironici e sdoppiamenti, gusto dell'occultismo e ipotesi di reincarnazioni, danno corpo a uno dei tentativi più seri di virare il modello ...
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DE TOTIS, Giuseppe Domenico
Giovanna Romei
Nacque probabilmente a Roma nel 1644 o 1645. Percorse una dignitosa carriera presso la corte pontificia: monsignore, fu referendario della Segnatura. Fece [...] arcadiche, Roma prediligeva, seguendo probabilmente in questo i gusti di Giulio Rospigliosi, reduce dalla nunziatura appunto in apostolico la notte di Natale.
I modelli spagnoli e il gusto per l'allegoria - costanti nel teatro romano del Seicento - ...
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FALCHI, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna intorno al 1720.
Nulla si sa della sua formazione e delle sue prime prove teatrali, anche se è possibile ipotizzare che provenisse da una famiglia [...] , la "bocca ridente" e gli occhi "negri, piccioli e furbi", "una bela vita, un bel portamento, un vestir nobile, e de bon gusto, che la parlasse presto e pulito, e che sopra tutto fosse bona, sincera, e affabile e de bon cor". Corrisponde a questo ...
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CAPANNA, Pietro
Livio Jannattoni
Nato a Roma, in Trastevere, il 9 apr. 1865 da Luigi e da Maria Rezzonico, fu l'ultimo e più famoso dei cantastorie romani. E a Roma, in una corsia del policlinico, morì [...] né un semplice carattere da accostare al "conte Tacchia", nobile autentico (Adriano Bennicelli), che sembrano aver ereditato il gusto di scherzi crudeli dal leggendario marchese del Grillo. Fu un personaggio vivo, pungente "cantore di strada": per un ...
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BARTOLOZZI, Lucia Elizabeth
Raoul Meloncelli
Figlia di Gaetano Stefano e nipote del celebre incisore Francesco Bartolozzi, nacque a Londra il 3 genn. 1797. Dopo aver studiato canto con D. Corri, debuttò [...] scaturivano le idee che avrebbero dato l'avvio al fortunato e fecondo sviluppo della musical comedy in Gran Bretagna.
Il gusto e lo sfarzo che dominavano nei suoi spettacoli la resero nota anche all'estero, soprattutto per aver creato una nuova ...
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Heston, Charlton (propr. John Charlton Carter)
Roberto Pisoni
Attore e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a Evanston (Illinois) il 4 ottobre 1924. Interprete di formazione teatrale [...] Airport '75 di Jack Smight; Earthquake, 1974, Terremoto di Mark Robson), mentre fu interprete anche di un horror di gusto raffinato come The awakening (1980; Alla trentanovesima eclisse) diretto da Mike Newell.
Nel 1972 H. aveva diretto il suo primo ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] P. Sellars, rivelatosi come un geniale regista di trovate spettacolari, capace di coniugare la sensibilità della cultura postmoderna con il gusto della rappresentazione di classici sia dell'opera lirica che del t. di prosa (nel 1980 si rivela con una ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...