Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] e precisa, non sostenuta peraltro da profondità di pensiero. Ha lasciato alcune orazioni e lettere (anche in greco).
Vita satire in cento versi ciascuna. In volgare scrisse la Vita di s. Giovanni (1446), poema in terzine. Fornì molte e accurate ...
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Attore cinematografico statunitense (n. New York 1943). Interprete versatile, nella sua lunga carriera ha dato vita a numerosi personaggi spesso fuori dalla norma e anche molto diversi tra loro, rendendoli [...] rivelò nel cinema con Greetings (Ciao America, 1968). Ha poi interpretato numerosi film in ruoli alquanto diversi e Night and the city (1992); This boy's life (Voglia di ricominciare, 1993); Mary Shelley's Frankenstein (1994); Casino (1995); Heat ( ...
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Scrittrice italiana (Nuoro 1871 - Roma 1936). Scrittrice intensa e feconda, la sua fama si diffuse anche all'estero; nel 1926 le fu conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua narrativa muove [...] riscatto. Ma via via, come quella visione religiosa che la D. ha della vita viene temperando il suo biblico rigore in un senso di aria incantata, favolosa, dove le vicende umane arcanamente s'intrecciano con quelle della natura e del paesaggio. ...
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Stilista italiano (Bonito, Avellino, 1898 - Firenze 1960), specializzato in calzature. Le sue creazioni spaziano dalla sobria eleganza alla spiccata eccentricità, costituendo, per la loro ricercatezza, [...] Alla sua morte, l'azienda familiare Salvatore Ferragamo S.p.a. ha continuato ad espandersi, abbracciando più settori di mercato ( italiane più conosciute al mondo. Nel 2007 l’azienda ha siglato una licenza con il gruppo americano Timex Group per la ...
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Biologo italiano, naturalizzato statunitense (Catanzaro 1914 - La Jolla, California, 2012). Ha compiuto ricerche di avanguardia sui virus, arrivando a produrre un vaccino geneticamente puro per il virus [...] USA e a Bloomington (Indiana), sotto la direzione di S. Luria, scoprì la fotoriattivazione dei batteriofagi inattivati con UV D. è passato a occuparsi di un nuovo progetto che ha portato, nel 2005, all'individuazione dei geni responsabili del ...
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Etnologo ed etnomusicologo italiano (Reggio di Calabria 1924 - Roma 1990). Tra gli iniziatori in Italia dell'etnomusicologia, a tale disciplina C. approdò attraverso gli studi sull'opera di B. Bartók. [...] anno membro del consiglio accademico dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, nel 1989 assunse la carica di conservatore Codici democinesici e ricerca cinematografica (1979). Ha curato la pubblicazione dell'importante raccolta Ethnomusicologica. ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] (m. 1302) all'Aracoeli, il rovinatissimo affresco absidale di S. Giorgio in Velabro e, unica testimonianza della sua pittura su rapporto del C. con Giotto, che la critica ha puntualizzato in maniera contraddittoria, forse più significativo è ricordare ...
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Attrice statunitense (n. Summit, New Jersey, 1949). Si è imposta all'attenzione della critica nel 1975 lavorando per il teatro e poi per la televisione nella serie di Holocaust (1978); nel cinema, dopo [...] for lambs (2007); Mamma mia! (2008); Doubt (2009);Julie & Julia (2009); It's complicated (2009); The Iron Lady (2011), pellicola per la quale nel 2012 ha ricevuto il Golden Globe e il premio Oscar come migliore attrice protagonista; Hope Springs ...
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Antropologa sociale inglese (San Remo 1921 - Londra 2007). È nota soprattutto per i suoi lavori sulle culture e sul simbolismo, riguardo al quale ha scritto una delle sue opere più importanti, Purity and [...] il simbolismo religioso dei Lele del Kasai, che ha interpretato sulla base delle categorie e dei simboli , 1999); Leviticus as literature (1999); In the Wilderness (2001); Jacob's Tears (2004); Thinking in Circles. An Essay on Ring Composition, The ...
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Musicista italiano (Empoli 1866 - Berlino 1924); figlio del clarinettista Ferdinando B. e della pianista Anna Weiss, a 9 anni esordì come pianista a Vienna. Continuò poi a studiare pur presentandosi di [...] wagneriana o dall'impressionismo francese, verso le poetiche di J. S. Bach e soprattutto di W. A. Mozart, tendendo a una sonate per violino e pianoforte, per pianoforte solo, ecc.). Ha pubblicato inoltre gli scritti: Entwurf einer neuen Ästhetik der ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...