Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] ma come una componente fondamentale della sua definizione, ovvero ‒ in base al principio che un abito deve essere letteralmente habitus ‒ come un elemento che deve porsi in stretta relazione con i suoi connotati specifici. L'attività di T. si ...
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BERTELLI, Pietro
Fabia Borroni
Attivo a Padova dal 1580 circa fino al 1616 come editore calcografico, dal 1589 al 1596 come tipografo. Per lui lavorarono anche i tipografi di Venezia, di Vicenza e di [...] a Venezia, il Carnevale italiano mascherato con ventitré tavole, in parte copia alterata di alcune figure dei Diversarum nationum habitus del padre Pietro. Francesco ha inoltre inciso o pubblicato l'Entrata del duca di Savoia in Torino, l'Apparato ...
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idealtipico
agg. Che richiama un tipo ideale.
• Esiste un montismo maggioritario, di massa, che si fonda sull’idea che non deve andare perduta la discontinuità che esso marca rispetto al berlusconismo. [...] dei buoni studi, dei solidi matrimoni, delle vacanze signorili e poco appariscenti, delle professioni liberali, della cultura come habitus. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 4 ottobre 2012, p. 44, R2 Diario) • Si tratta, come dichiara l’autrice [Erika Mann ...
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setta
Antonietta Bufano
Alfonso Maierù
Il termine designa un insieme d'individui caratterizzato da comuni abitudini di vita, o da comunanza d'idee o di religione. Di conseguenza designa una ‛ scuola [...] sequenda tenendo, ethimologia est et non compositio. Quidam etiam dicunt secta in malo a sequendo; est autem secta habitus animorum vel institutio vel propositum in malo circa aliquam disciplinam, quam tenendo sequuntur longe alia in religionis cultu ...
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perdita
Bruno Basile
Ricorre solo nella prosa del Convivio e una volta nel Fiore. In Cv IV XIII 16 E però seguita che l'animo che è ‛ diritto ', cioè d'appetito, e ‛ verace ', cioè di conoscenza, per [...] . I II 67 5 ad 3 " ille qui amittit pecuniam, non amittit possibilitatem habendi pecuniam: et ideo convenienter remanet habitus liberalitatis ", ma anche II II 134 3 ad 4), matrice più o meno remota della sentenza dantesca.
Uso sottilmente figurato ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] la musica, ma soprattutto quel tono di amabile gentilezza che anche in seguito molti gli riconobbero: "Otii in primis amans habitus est, quippe qui et domi saepe cantaret et aviculis, si forte in illas incurrisset, sese oblectaret".
Apprese il greco ...
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Sociologo francese, nato a Denguin (Bassi Pirenei) il 1° agosto 1930. Dal 1964 direttore di studi dell'École pratique des hautes études, dal 1981 è professore di sociologia presso il Collège de France. [...] Pierre Bourdieu. The practice of theory, ed. R. Harker, C. Mahar, C. Wilkes, New York 1990.
C. Bohn, Habitus und Kontext. Ein kritischer Beitrag zur Sozialtheorie Bourdieus, Opladen 1991.
D. Robbins, The work of Pierre Bourdieu. Recognizing society ...
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I figurini o stampe per la diffusione della moda hanno origine verso la fine del Cinquecento, quando cioè la moda e le arti del lusso diventano importanti e mutevoli a tal punto da richiedere la collaborazione [...] .
Bibl.: F. Bertelli, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus, Venezia 1563-1569; P. Bertelli, Diversarum nationum habitus centum e quattuor, Padova 1591-1596; H. Weigel, Habitus praecipuorum populorum tam virorum, ecc., Norimberga 1577; A. Bruyn ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] Stretto costituì il primo deposito dell’immaginario popolare e marino del prosatore. Sebbene il privato emerga raramente da un habitus tenacemente riservato questo periodo fa in parte eccezione, e nella scrittura è più volte indicato come fonte di ...
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affezione
Domenico Consoli
. La parola nella terminologia filosofica viene usata, nel suo corrispondente latino affectio, come sinonimo di affectus o passio, e in senso generale denota tutto ciò che [...] , ut gaudium et dolor et huiusmodi; tertio modo dicitur actus potentiae affectivae; quarto modo dicitur habitus affectivus, sicut intellectus uno modo dicitur habitus principiorum et est regula intellectus " (Sum. 1, d. 17, p. 2, dub. 2). S. Tommaso ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...