Filosofo e pubblicista (Parigi 1823 - ivi 1899); seguace di V. Cousin, fu professore (dal 1864) di filosofia alla Sorbona. Socio straniero dei Lincei (1883). In gioventù, partecipò al movimento che preparò [...] ed. (1887) prese il titolo di Histoire de la science politique dans ses rapports avec la morale. Altri scritti: Études sur la dialectique dans Platon et dans Hegel (1860); Philosophie du bonheur (1862); Philosophie de la Révolution Française (1875). ...
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HARTMANN, Eduard von
Antonio Banfi
Filosofo, nato a Berlino il 23 febbraio 1842, morto il 5 giugno 1906 nel sobborgo di Gross-Lichterfelde, nel cui tranquillo soggiorno, lungi da ogni rapporto accademico, [...] , in funzione dei concetti del vitalismo biologico, di una concezione metafisica, in cui sono ripresi motivi di Hegel, Schelling e Schopenhauer, ha il significato di una reazione neoromantica contro il realismo materialistico delle scienze naturali e ...
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. È quella concezione filosofica che spiega la formazione del mondo fisico, delle specie viventi, della coscienza e della società umana con uno stesso processo di sviluppo naturale e si deve perciò distinguere [...] , non come un succedersi di fasi nel tempo, bensì come un ordine logico di momenti dialettici, alla maniera del Hegel. L'evoluzionismo si contrappone a tutte le spiegazioni finalistiche, in quanto pretende di dar ragione di ogni sviluppo con cause ...
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RENSI, Giuseppe
Felice Battaglia
Filosofo, nato a Villafranca Veronese il 31 maggio 1871, morto a Genova il 14 febbraio 1941. Dopo un periodo di attività forense e di lotte politiche per il socialismo, [...] superstiti motivi di origine royceana e hegeliana, tracce di un giovanile orientamento idealistico. Perciò egli non rinuncia al realismo (Hegel per lui è un realista) e neppure, nella ultima fase del suo pensiero, alla inesauribilità e in un certo ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] e di luce, di massa e di colore. Il Ruskin cioè liberò la critica d'arte da quell'intellettualismo che da Platone al Hegel vi si era infiltrato e le aperse la via d'intendere il valore spirituale del soggetto creatore e delle sue preferenze, anziché ...
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La polemica di Gentile con Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Gentile ed Enriques sulla scena della filosofia italiana del primo Novecento
Quando Gentile recensisce nel 1908 sulla «Critica» (6, pp. [...] più breve scritto di Gentile – Scherzi innocenti intorno alla metafisica hegeliana – che discute l’articolo di Enriques, La métaphysique de Hegel considérée d’un point de vue scientifique («Revue de métaphysique et de morale», 1910, 18, pp. 1-24; in ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] Fichte e ai teorici reazionari del periodo della Restaurazione; un secondo, di cui sembra che fossero già pronti i capitoli su Hegel e Marx, fino ai "realisti" posteriori. Ma poi il libro, che si intitolò La politica del Settecento. Storia di un'idea ...
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Anonimo Fiorentino
Francesco Mazzoni
. Con questo titolo (proposto dal suo primo e per ora unico editore, il Fanfani) si suole comunemente designare un commento in volgare trasmesso, da almeno quattro [...] la cronologia dell'opera, per alcuni (dal Del Lungo al Barbi) da collocare sullo scorcio del secolo XIV per altri (dallo Hegel al Guerri) da situare piuttosto nel primo decennio del secolo XV (tutti d'accordo, comunque, nel respingere la data 1343 ...
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Bhattacharya (o Bhattacharyya), Krishna Chandra
Bhattacharya
(o Bhattacharyya), Krishna Chandra Filosofo indiano (Serampur, Bengala Occidentale, 1875 - ivi 1949). Nato in una famiglia brahminica di [...] culturale, pur senza sottovalutare l’influenza dell’impatto occidentale (rilevanti furono per lui soprattutto Kant e Hegel) e senza azzardare connessioni sulla base di mere sovrapposizioni o identificazioni. Il suo stile arduo e occasionalmente ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] le esperienze filosofiche e il più profondo motivo speculativo di J.G. Fichte e F.W.J. Schelling, è stato G.W.F. Hegel. Il suo concetto del divenire e dello spirito come autocoscienza sono a fondamento della dottrina dell’autoeducazione, per quanto ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.