Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] e il 1788 studiò nei seminarî di Denkendorf e Maulbronn, indi all'università di Tubinga, ove si legò d'amicizia con Hegel e Schelling. Nel 1793 ottenne il titolo abilitante all'esercizio dell'ufficio di pastore, ma, per motivi ideologici, si rifiutò ...
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Filosofo (Eutin 1802 - Berlino 1872). Deciso oppositore dell'hegelismo, T. si fece propugnatore di un indirizzo filosofico da lui denominato organico (Logische Untersuchungen, 2 voll., 1840). Di grande [...] prussiana delle scienze (1847-71).
Pensiero
Se da una parte si pose in una posizione contraria al quella di Hegel, è celebre la sua critica alla "deduzione" hegeliana del divenire dalla contrapposizione di essere e non essere, triade iniziale ...
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Marselli, Nicola
Militare e uomo politico (Napoli 1832 - Roma 1899). Allievo di Francesco De Sanctis al collegio militare della Nunziatella a Napoli, terminò gli studi nel 1850 con il grado di alfiere [...] fu incaricato dell’insegnamento di Storia generale e Storia militare alla Scuola superiore di guerra di Torino. Studioso di Hegel, nel periodo torinese si aprì al positivismo del cui evoluzionismo naturalistico è permeata la sua opera maggiore (La ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò un notevole influsso su Novalis, F. Schlegel, Schelling, Hegel fino a pensatori come J. J. Bachofen, F. Nietzsche e W. Benjamin. Pubblicò un'ediz. di Plotino (1835). ...
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PASSERINI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque nella notte fra il 27 e il 28 settembre del 1793 a Casto, in Val Sabbia (Brescia)
Jonathan Salina
, da Giacomo e Lucia Zanetti.
La famiglia, attiva [...] G.B. P. a Vincenzo Gioberti, Torino 1935; E. Garin, Storia della filosofia italiana, III, Torino 1966, pp. 1225 s., 1241; Il primo hegelismo italiano, a cura di G. Oldrini, Firenze 1969, ad ind.; E. Garin, Vico, Gans e G.B. P., Napoli 1975; G. Spini ...
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Filosofo e studioso di estetica tedesco (Strasburgo 1910 - Stoccarda 1990). Prof. di discipline filosofiche a Jena e quindi, dal 1949, a Stoccarda. Utilizzando concetti della teoria dell'informazione, [...] di cittadinanza anche nel mondo ultratecnicizzato di oggi. Oltre a volumi di tematica espressamente filosofica (fra cui un saggio Hegel und Kierkegaard, 1948), ha scritto in sede estetica Literaturmetaphysik (1950), i 4 volumi di Aesthetica (1954-60 ...
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Pensatore ed educatore (Napoli 1815 - ivi 1860). Discepolo di B. Puoti, aprì, come già il maestro, uno studio privato, vivendo tra grandi stenti. Ottenuto finalmente un posto al ministero dell'Istruzione, [...] onde fu costretto all'insegnamento privato della filosofia e delle lettere. Fervido hegeliano, esponeva al ristretto gruppo dei suoi fedeli discepoli l'Enciclopedia di Hegel. Opere: Della muliebrità della volgar letteratura dei tempi di mezzo (1841 ...
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Filosofo e pubblicista (Parigi 1823 - ivi 1899); seguace di V. Cousin, fu professore (dal 1864) di filosofia alla Sorbona. Socio straniero dei Lincei (1883). In gioventù, partecipò al movimento che preparò [...] ed. (1887) prese il titolo di Histoire de la science politique dans ses rapports avec la morale. Altri scritti: Études sur la dialectique dans Platon et dans Hegel (1860); Philosophie du bonheur (1862); Philosophie de la Révolution Française (1875). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] fuori del mondo, e che esiste come piena, perfetta e infinita coscienza, prima del mondo da lui creato»; mentre «il Dio di Hegel […] non esiste fuori del mondo, perché non esiste se non creando, e non attinge la piena e perfetta coscienza se non alla ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] Fichte e ai teorici reazionari del periodo della Restaurazione; un secondo, di cui sembra che fossero già pronti i capitoli su Hegel e Marx, fino ai "realisti" posteriori. Ma poi il libro, che si intitolò La politica del Settecento. Storia di un'idea ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.