Ferrari, Giuseppe
Filosofo e uomo politico (Milano 1811 - Roma 1876). Laureato in giurisprudenza, si dedicò poi completamente agli studi filosofici. Ebbe in Gian Domenico Romagnosi il proprio maestro [...] della filosofia della storia (1843) e in Filosofia della rivoluzione (1851) criticò la filosofia della storia di Hegel, in nome delle contraddizioni irresolubili della vita, approdando a una concezione attivistica. Sull’onda della rivoluzione del ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] Berlino, ma l'esercitò con scarso zelo e poco successo: gli scolari disertavano le sue lezioni e affollavano quelle di Hegel, allora nel pieno della sua fama. Nel 1832 abbandonò definitivamente Berlino e la carriera accademica. Ma l'insuccesso nell ...
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SOLARI, Gioele
Felice Battaglia
Filosofo, nato ad Albino (Bergamo) il 25 aprile 1872. Dopo un decennio d'insegnamento medio, fu dal 1912 professore di filosofia del diritto nell'università di Cagliari, [...] . La III parte, Idealismo e diritto privato è tuttora inedita. Molti saggi su filosofi moderni, da Grozio e Spinoza a Kant, Hegel, Pagano e Rosmini sono apparsi in riviste, specie nella Rivista di filosofia, che il S. ha diretto con P. Martinetti dal ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] totalizzazione assoluta del processo interpretativo: per questo Gadamer, pur riconoscendo per tanti aspetti il suo debito a Hegel e l'importanza della sua scoperta e affermazione della soggettività rispetto al pensiero antico, non esita a proclamarsi ...
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Storico della filosofia, morto a Roma il 29 dicembre 1948. La rivendicazione culturale ed etica dei valori del liberalismo lo portò ad essere uno dei maggiori esponenti della resistenza degli intellettuali [...] il vol. Il ritorno alla ragione, ivi 1946.
Bibl.: A. Vasa, De R. e l'interpretazione neoidealistica italiana della dialettica di Hegel, in Rivista di storia della filosofia, 1948, pp. 275-89; G. Calogero, In memoriam G. de R., in Revue internationale ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] con speciale riguardo a s. Tommaso e al teismo italiano del XIX secolo, dall'altro, il recupero di una esperienza originale dell'hegelismo italiano, quella di P. Ceretti, a cui dedicò tra il 1886 e il 1913 ben sette volumi, dall'introduttiva Notizia ...
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Filosofo francese (Birmandreis, Algeria, 1918 - La Verrière, Yvelines, 1990). Dal 1948 "agrégé-répétiteur" nella École normale supérieure. Membro del partito comunista dalla Liberazione, A. è stato uno [...] di A. è teso a definire la "specificità irriducibile della teoria marxista" rispetto sia a Feuerbach che da Hegel. Fra dialettica hegeliana e dialettica marxiana A. vede un contrasto profondo e una eterogeneità radicale. Altre opere: Montesquieu ...
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Filosofo (n. Edimburgo 1856 - m. presso Selkirk 1931), prof. (1891-1919) di logica e metafisica all'univ. di Edimburgo. In polemica con le tendenze predominanti nel pensiero inglese del tempo, specie con [...] , lo sfociare, da ultimo, della sua riflessione in una forma di teismo. Opere principali: The development from Kant to Hegel (1882); Scottish philosophy (1885); Hegelianism and personality (1887); Two lectures on theism (1897); Man's place in the ...
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Concetto filosofico opposto a quello di essere, quando questo ultimo sia concepito come eternamente immobile e sottratto a ogni mutazione. A tale concezione dell’essere, sostenuta già nella prima fase [...] , che si riferisce agli accidenti.
Nel pensiero moderno, il concetto del d. è stato sviluppato soprattutto da G.W.F.Hegel, che connette l’idea dell’incessante evoluzione della verità e della realtà con quella del suo moto dialettico. Famosa a tale ...
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Filosofo inglese (Londra 1866 - ivi 1925), uno dei maggiori esponenti del neohegelismo inglese. La sua opera teorica principale è The nature of experience (1º vol. 1921; 2º, post., 1927, a cura di C. D. [...] dell'esistenza di una divinità. Notevoli i suoi studî su Hegel, specie quelli riguardanti la dialettica, di cui ha tentato un cosmology (1901); Some dogmas of religion (1906); A commentary on Hegel's logic (1910); Philosophical studies (post., 1934). ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.