Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] dal soggetto nella sensazione. Contro le varie forme di idealismo di J.G. Fichte, F.W. Schelling, G.W.F. Hegel, si schierò J.F. Herbart con un’ontologia pluralistica che riconosceva come esistenti al di fuori del soggetto conoscente una molteplicità ...
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bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] questo senso acquista un'importanza decisiva l'opera di F. Nietzsche. Contro J.J. Winckelmann e contro G.F.W. Hegel, che vedono nella bellezza un ideale di assoluta perfezione garantita dall'equilibrio armonico della forma e dal suo ordine razionale ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] favore degli individui meno generosamente dotati dalla natura. La teoria di Rawls è stata inoltre attaccata da moderni seguaci di Hegel (v. Sandel, 1982) in quanto essa concepisce la coscienza e le preferenze individuali come l'unica fonte e sede dei ...
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Francoforte sul Meno
Città della Germania, nell’Assia. La città deve l’origine alla sua posizione, strategicamente favorevole; in età merovingia i franchi vi edificarono una curtis regia, dove Carlomagno [...] USA, a causa dell’avvento del nazismo, per essere poi riportato a F.s.M. nel 1950. Basandosi sul pensiero di Hegel, Marx e Freud, e integrando approcci sociologici, politologici, economici, psicologici e filosofici, la scuola di F.s.M. ha sviluppato ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] e poi ripresa, attraverso la mediazione di B. Spinoza, dall’idealismo tedesco. J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel non contrappongono più il finito, l’individuo empirico, all’i., ma li collegano in un rapporto di partecipazione. Accanto a questa ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] dall’unica e infinita sostanza. L’idealismo tedesco, nella formulazione di J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel, più che dal concetto cristiano di c., mosse da quello spinoziano di ‘derivazione’ considerando il mondo della natura, dello spirito ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] idee regolative, la ragione assurge a suprema facoltà. Nell’idealismo postkantiano e in particolare in G.W.F. Hegel la superiorità della ragione è assoluta, spettando alla ragione di superare le astrazioni dell’intelletto per attingere l’universale ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] dello spirito, Cassirer, pur mantenendo ferma l'impostazione kantiana, risentì fortemente l'influsso della fenomenologia di Hegel. Il concetto di forma simbolica rimase il principio fondamentale delle sue successive opere teoriche: Zur Logik der ...
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sublime In estetica, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a.C., allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, [...] consapevolezza di sé non intellettualmente ma emotivamente.
Elaborato dai romantici, il concetto di s. diventa in G.W.F. Hegel l’espressione del contrasto tra ‘infinito’ e ‘finito’, e, in quanto tale, una forma particolare dell’arte, l’arte ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] del simbolismo mistico e l’estetica anticlassicistica, né vi si riconobbe G.W.F. Hegel. Se il s. è per Goethe la perfetta adeguazione della forma sensibile al contenuto, per Hegel, come già per Kant, quella relazione è inadeguata, dato che c’è nel ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.