GENTILE, Giovanni (XVI, p. 580)
Gaetano De Sanctis.
Il sistema filosofico dell'attualismo, costruito dal G. soprattutto nel ventennio fra il 1911 e il 1931, non è stato nei suoi scritti filosofici posteriori [...] , Il problema religioso in G. G., Firenze 1940; F. L. Mueller, La pensée contemporaine en Italie et l'influence de Hegel, Ginevra 1941; L. Russo, La critica letteraria contemporanea, II, bari 1942; A. Bruers, Il cattolicesimo di G. G., Roma 1943 ...
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Filosofo italiano (n. Torino 1947). Allievo di L. Pareyson, dopo la laurea in Filosofia a Torino (1969) ha intrapreso la carriera accademica e ha conseguito il dottorato a Pittsburgh (1980) con una tesi [...] su G. W. F. Hegel. Nelle sue ricerche si è concentrato a lungo su L. Wittgenstein (L’eredità di Wittgenstein, 1987) ed è stato uno dei primi italiani a proporre la collaborazione tra filosofi, scienziati cognitivi e informatici (sull’argomento ha ...
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Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] concreta di ogni grado. G. Gentile trasferì la dialettica dal logo ipostatizzato e contemplato come oggetto di pensiero (quale era in Hegel) all’atto del pensare, o processo di reale formazione dell’individuo, il quale in tanto è, in quanto non è, e ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] , storia e filologia dapprima all'università di Breslavia, quindi a Berlino, dove approfondì in particolare la conoscenza delle teorie di Hegel. Tra il 1845 e il 1847 gli studi lo portarono spesso a Parigi: qui L. (che aveva francesizzato il suo ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Oldenburg 1776 - Gottinga 1841). Pensatore che esercitò profondi influssi sulla scuola tedesca fino alla prima guerra mondiale, ricollegandosi direttamente a Kant considerò [...] di eliminarne le contraddizioni, che non sono, come riteneva Hegel, l'anima stessa del reale, ma semplicemente uno stadio kantismo per una via del tutto opposta a quella di Fichte, Hegel, Schelling. La filosofia, per H., è "elaborazione di concetti ...
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RITTER, Joachim
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Geesthacht (Amburgo) il 3 aprile 1903, morto a Münster il 3 agosto 1974. Discepolo di E. Cassirer ad Amburgo, vi conseguì la laurea nel 1925 e [...] -55). La maggior parte dei suoi scritti sono ora nelle due raccolte Metaphysik und Politik. Studien zu Aristoteles und Hegel (1969; trad. it. parziale, 1983) e Subjektivität. Sechs Aufsätze (1974); degna di menzione anche la sua attività come editore ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Düsseldorf 1880 - Bonn 1962). Nella teoria della conoscenza cercò una conciliazione delle opposte esigenze dell'idealismo e del realismo; nel campo dell'etica e della pedagogia [...] della comprensione storica e delle relazioni tra individuo e collettività) in una prospettiva in cui, all'eredità di Hegel, del quale peraltro L. rifiuta gli esiti metafisici della dialettica, si uniscono motivi della filosofia esistenzialista e del ...
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Filosofo (Parchim 1904 - Nizza 1977), prof. nelle univ. di Lilla (1956-68) e di Nizza (1968-74). Autore di opere sistematiche (Logique de la philosophie, 1967; Philosophie morale, 1969; Philosophie politique, [...] 1971) e di ricerche particolari su filosofi antichi e moderni, particolarmente Kant e Hegel. ...
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Filosofo tedesco (Wolmar, Livonia, 1805 - Halle 1892). Dal 1836 professore nell'univ. di Halle, hegeliano, è noto soprattutto come storico della filosofia: Versuch einer wissensch. Darstellung der Geschichte [...] der neueren Philosophie (6 voll., 1834-53), che è una storia della filosofia da Cartesio a Hegel; Grundriss der Geschichte der Philosophie (2 voll., 1865-67). ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofia morale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività [...] , fu rivolta a diffondere in Inghilterra la conoscenza del pensiero di Kant e di Hegel, e a rielaborare la filosofia religiosa di quest'ultimo. Tra le sue opere si ricordano: Hegel (1883-86); The crit ical philo sophy of Kant (2 voll., 1889); The ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.