MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] , e il corso storico, nel suo complesso, come un corso tendente a una mèta, a un fine, a uno stadio conclusivo. Che in Hegel le cose non possano stare altrimenti è evidente: il soggetto della storia è, per lui, l'Idea, il Logos; il fine della storia ...
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Termine usato nella filosofia tedesca per indicare l’esistenza (così in Kant, per es. nella tavola delle categorie). In Hegel assume un diverso significato indicando «l’essere determinato», l’alcunché [...] finito, una delle prime categorie della logica, successiva e in opposizione a quella del divenire, sintesi d’essere e nulla; come tale il D., appartenente alla sfera dell’essere e cioè dell’immediato, ...
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(o neohegelismo) Movimento filosofico sorto nella seconda metà del 19° sec., ma vivo anche nel 20°, ispirato all’idealismo assoluto di Hegel. In Inghilterra i maggiori rappresentanti furono T.H. Green, [...] F.H. Bradley, J.E. Mac Taggart, E. Caird, B. Bosanquet. Negli USA lo hegelismo fu originalmente rielaborato da J. Royce. In Italia i maggiori esponenti nel 19° sec. furono B. Spaventa e A. Vera e ne continuarono l’indirizzo A.C. De Meis, S. Maturi, D ...
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Termine («spirito popolare») con cui si tradusse in età romantica un concetto già presente in Montesquieu, utilizzato da G.W.F. Hegel per indicare lo spirito che nella storia «è un individuo di natura [...] universale, ma determinato: cioè in generale un popolo». Gli esponenti della Scuola storica del diritto (F.K. von Savigny, G.F. Puchta ecc.) lo usarono (in contrapposizione al giusnaturalismo, che poneva ...
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Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] concreta di ogni grado. G. Gentile trasferì la dialettica dal logo ipostatizzato e contemplato come oggetto di pensiero (quale era in Hegel) all’atto del pensare, o processo di reale formazione dell’individuo, il quale in tanto è, in quanto non è, e ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] , storia e filologia dapprima all'università di Breslavia, quindi a Berlino, dove approfondì in particolare la conoscenza delle teorie di Hegel. Tra il 1845 e il 1847 gli studi lo portarono spesso a Parigi: qui L. (che aveva francesizzato il suo ...
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Filosofo e patriota finlandese (Stoccolma 1806 - Kirkkonummi, Kirkslätt, 1881). Fu il più attivo e combattivo rappresentante dell'idea nazionale nel circolo degli amici di Runeberg, e per la difesa della [...] lingua e della cultura finnica sostenne dure lotte e persecuzioni. In filosofia fu un hegeliano: scrisse studî su Hegel (1835) e Leibniz (1837); sua opera principale è la Läran om Staten ("Dottrina dello stato", 1842). Fondò due giornali, uno in ...
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Bovio, Giovanni
Filosofo e uomo politico (Trani 1837 - Napoli 1903). Pur non avendo frequentato regolarmente le scuole, si dedicò precocemente agli studi filosofico-letterari. Nel 1864 pubblicò Il Verbo [...] novello, sistema di filosofia universale, con il quale espose un sistema filosofico inteso a superare sia Hegel sia Gioberti. Il libro gli procurò una certa notorietà, ma anche l’ostilità degli ambienti clericali e la scomunica del vescovo. Nel 1872 ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] il lettore. Quanto all'autonomia dell'arte, negando o moderando il legame, talvolta soffocante, posto da filosofi (Vico, Hegel) o da sociologi (Schlegel, Villemain) o da letterati patrioti tra l'arte e le esperienze filosofiche sociali e politiche ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.