Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] nè Gentile; nel mondo non ci sono più Bergson e Husserl, Dewey o Russell, Lukàcs o Jaspers. L'ultimo oracolo è stato Heidegger. Sopravvive Sartre, che fra gli scrittori del nostro tempo è certamente quegli che più ha fatto parlare di se. Ma è un ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] gli autori dei testi hanno associato alle loro espressioni: quest'obiettivo è stato perso di vista dall'ermeneutica filosofica ispirata a Heidegger (per un'analisi critica v. Hirsch, 1967, pp. 245 ss.).
Ma i testi che gli storici adoperano come fonti ...
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Procreazione assistita
Jacques Testart
Paola Meli
Francesco D'Agostino
Per procreazione assistita si intende qualsiasi procedura messa in atto per facilitare l'incontro dello spermatozoo con l'ovulo, [...] . I più lucidi interpreti della coscienza filosofica e sociale del Novecento, a partire da H. Bergson fino a M. Heidegger, a M. Horkheimer o a H. Jonas, hanno colto e interpretato secondo modalità tematiche differenti, ma comunque convergenti nell ...
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Geografia umana
Paul Claval
Introduzione
La geografia umana è oggi una disciplina multiforme e ambiziosa. Si potrebbe cercare di definirla con una formula lapidaria dicendo che studia l'uomo sulla Terra, [...] fin dall'antichità, e il problema essenziale diventa quello del posto che essa occupa nell'esperienza umana. Come discepolo di Heidegger, Dardel ritiene che non vi sia altra esperienza umana se non quella dell'esserci, dell'esistere in questo mondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] cielo e interpretare il volere degli dei dal volo degli uccelli. Intanto però con questa opera, che oggi Martin Heidegger chiamerebbe di Lichtung, di illuminazione dell’Essere, Ercole vinse con l’agricoltura, ovvero con il nomos della terra (secondo ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] , 27-30 aprile 1987, a cura di B. Muscatello, Roma 1990, pp. 91-114.
C. Luporini, Dall’idealismo italiano a Heidegger: testimonianza di un’esperienza giovanile, in Croce e Gentile fra tradizione nazionale e filosofia europea, a cura di M. Ciliberto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] dello storicismo. Attraverso analisi speculative sul rapporto tra storicismo ed esistenzialismo, in particolare su Martin Heidegger, ha dunque indicato «i residui ontologistici e metafisici che permangono pur nella drastica rivisitazione piovaniana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] e non parlandone più. Nelle università, i corsi su Marx lasciano il posto a corsi su Carl Schmitt, Martin Heidegger e Friedrich Nietzsche, tenuti dai medesimi docenti che per anni avevano divulgato varie forme di marxismo. A questo rapido mutamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] animati da una forte volontà polemica contro la cultura antitecnologica, che si alimentava degli scritti di Martin Heidegger e del secondo Husserl. Inoltre circolava la convinzione che l’atteggiamento scientifico potesse essere ricondotto a poche ...
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La filosofia dell’arte
Gianluca Garelli
Nella prefazione alla prima edizione della Filosofia dell’arte, datata settembre 1930, Giovanni Gentile licenziava il suo lavoro con una duplice premessa. Intanto, [...] scrive Gentile con toni che ricordano da vicino qualche pagina del saggio heideggeriano, di pochi anni successivo (1936), su Der Ursprung des Kunstwerkes (cfr. M. Heidegger, Holzwege, 1950; trad. it. Sentieri interrotti, a cura di P. Chiodi, 1968 ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...