RESSI, Adeodato
Francesca Sofia
RESSI, Adeodato. – Nacque a Cervia il 4 settembre 1768 dal conte Giuseppe e dalla nobile Teresa Mazzolani.
Studiò inizialmente al collegio dei nobili di Ravenna, ma poi [...] 1797, Ferrara 4 ventoso anno V (22 febbraio 1797) venne tacciato di essere un discepolo di Claude-Adrien Helvétius – Ressi ritornò in maniera più analitica su questi temi nel Saggio politico-filosofico, indicando le riforme necessarie a consolidare ...
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BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] politicamente in un atteggiamento di opposizione al dispotismo napoleonico: in particolare, essi furono introdotti nel salotto della vedova Helvétius a Auteil, del quale era uno dei più assidui frequentatori il filosofo e medico Pierre Cabanis, e in ...
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Uomo politico e scrittore, nato a Manfredonia il 22 aprile 1786, morto a Posillipo il 2 febbraio 1864. A Napoli studiò diritto; indi occupò cariche presso il Consiglio di stato e presso la Sopraintendenza [...] dolore e volontà. L'etica del B. è quindi prettamente edonistica: e se, dopo le dottrine di Adamo Smith e dell'Helvetius, non ha gran pregio di novità, ne costituisce tuttavia un'organica rielaborazione, a cui non fanno difetto l'acume e la rigorosa ...
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NETTI, Raffaele
Alessio Petrizzo
NETTI, Raffaele. – Nacque il 24 febbraio 1775 a Santeramo in Colle, presso Bari, da Marcantonio – esponente del ceto possidente legato alla locale ‘università’ (municipio) [...] e come sede di promozione della pubblicistica più radicale e della filosofia materialista e atea (da Volnay a d’Holbac a Helvétius).
Dopo l’ingresso in città degli austro-russi, ristabilì i contatti con la terra d’origine, probabilmente in seguito a ...
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VOLNEY, Constantin-François de Chassebœuf, conte di
Lorenzo Giusso
Erudito e filosofo francese, nato nel 1757 a Craon, morto a Parigi nel 1820. Studiò storia, filosofia, filologia, si appassionò per [...] al desiderio del benessere e all'avversione al dolore costituisce la legge primordiale e inalienabile inerente all'uomo. Analogamente all'Helvétius, Volney considera l'amor di sé "principio di ogni ragionamento" e "motore di tutte le arti e di tutti ...
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MELANI, Alfredo
Francesco Franco
– Nacque il 23 genn. 1859 da Candido e Maria Bianchi a Pistoia, dove frequentò prima il seminario, poi il ginnasio municipale, passando successivamente all’istituto [...] : Roma. Vita artistica, di cui fu anche redattore; Il Bibliofilo; Arte e storia, a volte sotto lo pseudonimo di Helvetius; La Construction moderne; Revue des arts décoratifs. Dalla fine dell’Ottocento collaborò, fra l’altro, a Emporium; L’Arte ...
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CAMPOFRANCO, Antonino Lucchesi-Palli e Gallego principe di
Francesco Barbagallo
Nacque a Palermo il 26 luglio 1716 da Emanuele Lucchesi-Palli e da Domenica Gallego e Moncada, figlia di Gaetano Gallego [...] la contemporanea cultura francese, discretamente diffusa nella Sicilia settecentesca per le opere di Montesquieu, Voltaire, Diderot, Helvétius e soprattutto Rousseau. Lettori e seguaci del filosofo ginevrino furono amici e protetti del C., dal poeta ...
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SAINT-LAMBERT, Jean-François de
Mario Bonfantini
Poeta francese, nato a Nancy il 26 dicembre 1716, morto a Parigi il 9 febbraio 1803. Di famiglia nobile ma decaduta (prese più tardi gratuitamente il [...] di trattatello per ì giovani (secondo l'augurio del d'Alembert) di morale laica, anzi materialista, fondata sul sensismo di C.-A. Helvétius e di P. H. Holbach, è oggi interessante solo come un documento tardivo e quasi una summa delle idee morali del ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] dell’Encyclopédie, dapprima in forma prudente e dissimulata, poi in modo esplicito (Diderot, Buffon, La Mettrie, C.-A. Helvétius). Il gruppo di philosophes operò come una vera e propria ‘centrale’ di proselitismo ideologico, in un’epoca che vedeva ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] , che vi si trovano mescolati alle virtù. Questo atteggiamento realistico è stato interpretato da alcuni (per es., da Helvétius) come arrendevolezza di fronte al pregiudizio. Ma accanto al realismo c'è in M. un'esplicita ispirazione razionalistica e ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...