MINORANZE NAZIONALI (XXIII, p. 404)
Angelo TAMBORRA
NAZIONALI Il sistema della protezione internazionale delle minoranze, così come era previsto dai varî accordi speciali richiamati dai trattati di pace [...] riproporre, esasperati, i varî problemi di minoranze e quindi territoriali, di cui si era tentata una soluzione. Tuttavia, se Hitler aveva dato l'avvìo a trasferimenti di popolazioni, questa rimase l'idea centrale, atta a risolvere il problema in ...
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Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] e un lavoro più stabile.
Ma gli ebrei francesi di questo terzo millennio non sono quelli della Germania di Hitler e nemmeno quelli senza diritti dell'Unione Sovietica di Brežnev.
Sono sufficienti un clima di tensione, degli episodi di antisemitismo ...
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PROPAGANDA
Alberto Pincherle
. Se il nome deriva indubbiamente da quello della celeberrima Congregazione della Chiesa cattolica, la cosa può considerarsi come avente le sue remote origini nella credenza [...] alleata durante il conflitto rivolse la sua attenzione A. Hitler, che attribuì alla sua efficacia quel "crollo interno" che divenne uno dei caposaldi della propaganda nazista. Hitler giunse, forse indipendentemente, alle stesse conclusioni raggiunte ...
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Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] al ragionamento obiettivo di un esperto è invece la realtà di tutti i giorni e che la politica, secondo un'espressione di Hitler, non è l'arte del possibile ma dell'impossibile" (v. Horkheimer, 1978, pp. 88-89). Si tratta di un giudizio tanto più ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] popolo ha però un uso sempre più ridotto: si parla, in suo luogo, di masse. Ci volle l'avvento di Hitler al potere perché, nel 1935, il Comintern proponesse "la formazione di un fronte comune del popolo", presentato come alleanza dei 'lavoratori ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] il nazionalsocialismo spingerà la sua rivoluzione fino alla fissazione di un ordine nuovo nel mondo" (H. Rauschning, Gespräche mit Hitler, New York 1940; trad. it. Milano 1945, pp. 255-56).
Il concetto di ideologia nella Scuola di Francoforte
In ...
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Impiegati e funzionari
Martin Baethge
Problemi di definizione e prospettive
Come dimostra la storia dell'espressione 'colletti bianchi', la categoria impiegatizia costituisce un oggetto di studio relativamente [...] da Hamilton risulta che tra i gruppi dei piccoli impiegati non vi fu affatto una preponderanza schiacciante di voti per Hitler (v. Hamilton, i contributi del 1981; v. Kadritzke, 1982). Mettere in discussione la tesi della particolare propensione al ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] tanto che si dimise già nel giugno 1937. La politica del fronte popolare fu poi messa in crisi dal patto di alleanza tra Hitler e Stalin nel 1939; fu ripresa solo nella Resistenza e ancora negli anni 1945-1947 in Italia e in Francia, ma costituì un ...
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Folla
Angelica Mucchi Faina
Introduzione
Il termine 'folla' è generalmente riferito a quel particolare tipo di aggregazione sociale che si forma quando una moltitudine di individui è riunita, in maniera [...] così come i suoi consigli agli uomini di governo saranno seguiti attentamente da uomini politici e dittatori (in primis Hitler e Mussolini) del nostro secolo. All'opera di Le Bon, pur ricca di affermazioni scopertamente ideologiche e di imprecisioni ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] a quelli di lingua tedesca, ha visto sempre più ridursi la sua area di uso, fino all'abolizione voluta da A. Hitler nel 1941. Il sistema della stampa a caratteri mobili, reinventato in Renania intorno alla metà del 15° secolo, contribuì grandemente ...
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hitleriano
〈i-; alla ted. hi-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Adolf Hitler 〈hìtlër〉 (1889-1945), fondatore del Partito nazionalsocialista (o nazista) tedesco e dittatore della Germania dal 1933: la politica, la dittatura h.; il movimento h.; relativo...
hitlerismo
〈i-〉; alla ted. 〈hi-〉 s. m. – La politica, i metodi e la prassi di governo che caratterizzarono la dittatura di Adolf Hitler (v. la voce prec.), e insieme le concezioni a cui tale politica si ispirava.