Filosofo (Londra 1631 - ivi 1718). Vescovo anglicano di Peterborough, nel De legibus naturae (1672) polemizzò contro le dottrine politiche e morali di Hobbes, ponendo come fondamento dell'etica il principio [...] della benevolenza universale. L'opera di C. esercitò una qualche influenza sugli esponenti dell'utilitarismo inglese ...
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Medico, matematico e filosofo (Rovito 1614 - Napoli 1684). Esponente della rivoluzione scientifica del Seicento nell'Italia merid., diffuse qui la nuova filosofia di Bacone, Hobbes, Gassendi, Galilei e [...] Cartesio. Tra i fondatori dell'Accademia degli Investiganti, scrisse numerose opere, talune tuttora inedite, tra cui Progymnasmata physica (1663) ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] fronte dei raggi non si muovono più con la stessa velocità, Hobbes considera che AB rappresenti un tronco di cono avente come basi presente nella parte inferiore (per es., acqua o vetro). Hobbes, dissentendo da Descartes, afferma che la luce si muove ...
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Scrittrice inglese, nata a Boston negli Stati Uniti il 3 novembre 1867, morta a Londra il 13 agosto 1906: più nota sotto lo pseudonimo John Oliver Hobbes. Dissensi col marito, conchiusisi con la separazione, [...] , in cui l'intento morale si fa sempre più vivamente sentire, The Vineyard (1904) e Dream and Business (1906).
Bibl.: J. M. Richards, The life of John Oliver Hobbes, told in her correspondance to her friends: with a biographical sketch, Londra 1911. ...
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Economista, medico e matematico (Romsey, Hampshire, 1623 - Londra 1687). Fu il primo ad applicare con metodo la statistica ai fenomeni economici e, insieme con J. Graunt, si può considerare uno dei maggiori [...] al collegio dei gesuiti di Caen. Studiò quindi scienze naturali e medicina in Olanda, a Parigi (dove fu in contatto con T. Hobbes) e fu prof. di anatomia all'univ. di Oxford. Fu nominato medico generale dell'esercito inglese in Irlanda (1652) e, dopo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] di principî del movimento diversi da quello della Creazione originaria dell'Universo da parte di Dio. Secondo i suoi numerosi critici, Hobbes avrebbe elaborato una filosofia che faceva a meno di ogni entità non materiale, in cui ci si riferiva a Dio ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] ’altra. La prima non è altro che senso e memoria ed è conoscenza assoluta; l’altra è chiamata scienza ed è condizionale. Come Hobbes, anche G. Leibniz e D. Hume individuano la sfera delle verità di f. nell’esperienza. Le verità di f. sono per Leibniz ...
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Filosofo (Gradisca 1705 - Farra d'Isonzo 1782). Il suo nome di battesimo era Germano Federico, che egli abbandonò entrando nell'ordine dei Domenicani. Polemizzò contro le dottrine di S. Pufendorf, di Th. [...] Hobbes, e specialmente di G. B. Vico e del vichiano E. Duni, in numerose opere, di cui pubblicò solo il De principiis iuris naturae et gentium (2 voll., pubbl. sotto il nome di suo fratello Giovanni Francesco nel 1765) e la Difesa dell'autorità della ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] l'impotenza di ognuno dei due deriva dalla potenza dell'antagonista.
7. Il Terzo per la pace
Come lo stato di natura hobbesiano, lo stato di equilibrio del terrore è uno stato da cui l'uomo deve assolutamente uscire, sia che questo ‛deve' sia inteso ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] Groot, S. Pufendorf, C. Thomasius), sarebbe stata in seguito variamente elaborata, su un terreno più generalmente filosofico, da T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau, I. Kant. Soprattutto a partire dal 19° sec. l’influenza teorica del giusnaturalismo ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...