Critico e filologo italiano (Tivoli 1921 - Roma 1989). Indagatore di tutto il nostro patrimonio letterario, dal Duecento al Novecento, P. ha dedicato molta parte del suo impegno di studioso all'opera dantesca.Come [...] e d'impostazione, l'edizione della Divina Commedia, realizzata in base alla tradizione manoscritta anteriore a G. Boccaccio.
Vita
storicistica, fornì importanti contributi su quasi tutti i secoli della letteratura italiana: dal Trecento (Ascesi ...
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Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano [...] e i morti, 1923; Le belle, 1927; Tempesta nel nulla, 1931; ecc. Al B. si debbono anche un vol. di Poesie (1922); due tragedie (L'arciduca, 1925; Lazzaro, 1926) e varie opere di carattere politico-sociale, le più recenti scritte in inglese (fra cui ...
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Scrittore italiano (Monterotondo, Massa Marittima, 1843 - Empoli 1921), noto anche con lo pseudonimo anagrammatico di Neri Tanfucio. Raggiunse notevole felicità espressiva nelle novelle e nei bozzetti [...] per ritirarsi nella villa paterna di Dianella (Empoli). Esordì in letteratura con i Cento sonetti in vernacolo pisano (1872; ai quali più tardi ne fece seguire altri in dialetto e in lingua: in Poesie, 1920), che ritraggono figure e scene del contado ...
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Scrittore (Milano 1896 - Napoli 1961). Condirettore, dal 1928 al 1934, dell'Italia letteraria; direttore (1946-1948) della rinnovata Fiera letteraria e, dal 1952, della rivista L'approdo letterario, collaboratore [...] 1927; Il buon veliero, 1930; Amici di strada, 1935; Il generale in esilio, 1938; Donata, 1941; Vecchio continente, 1942; L'Italia felice Un europeo d'Italia, 1951; L'uso della parola, 1958; I grandi ospiti, 1960; Tutta l'Europa, 1961; ecc.), nei quali ...
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Ignoto poeta, cui è attribuito il contrasto in 160 settenarî Rosa fresca aulentissima (composto tra il 1231 e il 1250), dialogo realistico, sicuramente un mimo, tra l'amante che incalza e la donna, che, [...] 'autore fosse siciliano; e siciliana è da considerarsi la lingua del contrasto che Dante stesso, nel De vulgari eloquentia (I, XII, 6), cita come esempio di siciliano, ma non di siciliano illustre, bensì "secundum quod prodit a terrigenis mediocribus ...
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Scrittrice italiana (Torino 1881 - ivi 1941). Acquistò larga rinomanza per i suoi versi di una femminilità accesamente sensuale e di una sincerità autobiografica spinta fino all'audacia (Le vergini folli, [...] 1908; L'insonne, 1913; ecc.), che di rado riesce a tradursi in modi autenticamente poetici, mentre soggiace formalmente al dannunzianesimo più decadente. Scrisse anche novelle (I volti dell'amore, 1913; Anime allo specchio, 1915; Gli occhi cerchiati ...
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Critico e storico della letteratura italiano (Premia, Novara, 1884 - S. Maria Maggiore, Novara, 1952), prof. all'Università cattolica di Milano (dal 1927) e all'univ. di Bologna (1936-52); diresse Convivium [...] , l'ediz. nazionale alfieriana, ecc. Animatore fervido di studî, indagò egli stesso in quasi tutti i campi della letteratura italiana: notevoli specialmente i suoi studî sul Sei-Settecento (Storia della poesia frugoniana, 1920; Il Parnaso ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] perfetto che si va evolvendo da quello. Di queste idee il F. si fece propagandista (Ascensioni umane, 1899); e i suoi romanzi non sono in fondo che le storie di alcune di queste evoluzioni. Piccolo mondo antico (terminato nel 1895) è il più compiuto ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] (pubblicati nel 1763 e ristampati l'anno dopo con l'aggiunta di un poemetto, Il trionfo dell'Umiltà), in cui, sia che satireggi i corrotti costumi, i cattivi poeti e predicatori, sia che lamenti la sua sorte, dà prova di arguzia e finezza d'arte. ...
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Poeta (Verona 1753 - ivi 1828). P. fu scrittore fecondo e versatile, celebrato ai suoi tempi quasi quanto il Foscolo e il Monti. Oggi è ricordato soprattutto per la traduzione dell'Odissea, corretta, coscienziosa, [...] mestizia e di blando misticismo. La novità di alcuni motivi lirici, il facile sentimentalismo di alcune novelle in prosa e in versi, i nordici e ossianeschi colori di una tragedia, l'Arminio, incerta fra l'indirizzo shakespeariano e l'alfieriano ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...