Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] , che però non firmò. Tentò anche varie imprese: editoria, tipografia, fonderia di caratteri tipografici, che si risolsero in completi disastri. I suoi debiti aumentavano, mentre non diminuiva il suo grande desiderio di denaro e di lusso, e il suo ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] ideali di bellezza assoluta, le rivolte, i rinnegamenti, le evasioni verso i regni della voluttà, del vizio, dell' ultime fatiche, cui attese durante il suo forzato e ingrato soggiorno in Belgio (1864-1866), dove si era rifugiato per sottrarsi ai ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] "non storie, ma vite"): l'etica dell'onore e della magnanimità trovò in lui i suoi modelli. La traduzione delle opere di P. fatta da I. Amyot (1559) fece testo presso i Francesi (Montaigne, Corneille, Racine) e, ritradotta, presso gli Inglesi (fino a ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] remissione, anticipa le figure dei romanzi seguenti. Una tensione convulsa, una cupa aria di catastrofe spinge i soggetti di D. in uno sviluppo frenetico e vorticoso. Un seguito di vicende caotiche, disordinate, inattese, si accumula con raro ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] tracia, Enipo, emigrò spinto dalla povertà a Taso dove partecipò come mercenario alle guerre contro i Traci, i Sai e contro le colonie delle città rivali: e in combattimento contro i Nassi trovò la morte. Dei ricordi della vita di guerra abbondano ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] il beniamino di tutta la società raffinata di Roma. Come completamento dell'Ars, seguirono poi i Remedia amoris (poemetto in 40 distici) e il De medicamine faciei (carme in distici sui cosmetici, di cui ci resta un centinaio di versi). Intorno al 3 d ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] divenne cittadino statunitense. Lasciati gli Stati Uniti nell'estate del 1952, tornò a risiedere in Svizzera, da ultimo a Kilchberg presso Zurigo. Fra i più tardi riconoscimenti fu anche il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei, della quale ...
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Scrittore giapponese (n. Kyoto 1949). Autore di successo, si è fatto interprete dello smarrimento di una generazione cresciuta nel benessere del dopoguerra con romanzi caratterizzati dal taglio cinematografico [...] ; il saggio Il mestiere dello scrittore (2017; tit. or. Shokugyo to shite no shosetsuka, 2015); i romanzi Kishidancho Goroshi (2017; trad. it. in due volumi, L'assassinio del Commendatore. Libro primo - Idee che affiorano, 2018, e L'assassinio del ...
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(gr. ᾿Οδυσσεύς, lat. Ulixes) Eroe greco re di Itaca, figlio di Laerte e di Anticlea.
Il personaggio nella letteratura antica
Nell'Iliade è il fedele collaboratore di Agamennone e degli altri eroi, guerriero [...] della sagacia di Ulisse, fino a farla diventare astuzia e fraudolenza. In Pindaro, in Sofocle, in Euripide si nota talvolta una certa avversione per Ulisse; i filosofi invece, specialmente gli stoici, lo considerarono come il tipo del saggio ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] della fine del 6° sec. a.C. si riallaccia la vigorosa statua fittile policromata di Veio. L’arte romana copiò in genere i tipi greci classici ed ellenistici. Il Medioevo rappresentò A. come dio salvatore e medico, o gli dette una posizione preminente ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...