Umanista francese (Malines 1490 - Padova 1522). Compiuti gli studî a Parigi e Poitiers, venne in Italia (1511) e si stabilì a Roma ove fu rapidamente conquistato dall'umanesimo fiorente alla corte di Leone [...] una violenta polemica tra gli amici di L., Bembo e Sadoleto, e i seguaci di Mellini che giunsero a citare L. davanti al senato per che prima lo aveva protetto creandolo notaio pontificio e conte palatino, finì per applaudire Mellini che in Campidoglio ...
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Principe e poeta (Parigi 1391 - Amboise 1465). Figlio di Luigi d'Orléans, fratello del re Carlo VI e di Valentina Visconti, si trovò presto coinvolto nella lotta con la casa di Borgogna, quando il padre [...] . Dopo una discesa in Italia (1447) per far valere i diritti sull'eredità materna di Asti, in disgrazia di Luigi arricchita dal figlio Luigi XII, re di Francia (1498-1515). Contava circa 1890 codici quando fu trasportata a Fontainebleau, nel 1544. ...
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Famiglia della nobiltà polacco-lituana, i cui maggiori esponenti si distinsero soprattutto nel sec. 19º. Jan Borejko (1777-1851) scrisse racconti, una tragedia, fece traduzioni; Aleksander Borejko (1804-1891), [...] un poema su "Mickiewicz e le legioni polacche in Italia" (M. i legjon polski we Wloszech, 1862); Ignacy (1794-1861) deve la sua (1829); collaborò all'opera Recueil des traités relatifs à la Pologne (1864), pubblicata sotto il nome di conte d'Angeberg. ...
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Narratore e drammaturgo (Colleretto Parella, od. Colleretto Giacosa, 1847 - ivi 1906). Il suo teatro passa dalla rievocazione del mondo storico, soprattutto medievale (Una partita a scacchi, 1873; Il Conte [...] , per l'accortezza, appunto, dell'indagine psicologica nell'ambito di una situazione realisticamente tesa, sono i tre drammi: Tristi amori, 1887; I diritti dell'anima, 1894; Come le foglie, 1900, quest'ultimo espressione di un mondo in decadenza ...
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Scrittore e avventuriero (Benevento 1515 - Roma 1570). Dopo alcuni scritti mediocri (Hisabella, 1535: cento epigrammi latini) o addirittura plagiari (Tempio di amore, 1536, a esaltazione delle donne veneziane, [...] bellezze (1542); passò poi a Mantova, e seguì G. Cantelmo, conte di Popoli, cui dedicò il pedantesco romanzo La Philena (1547), , visse sino a che fu condannato dall'Inquisizione per i suoi libelli e impiccato. Per alcune osservazioni contenute nei ...
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Diplomatico e letterato (Wimborne, Dorset, 1664 - Wimpole 1721); nominato per influsso del suo protettore, il conte di Dorset, segretario dell'ambasciata all'Aia, fu poi (1697) ai negoziati per la pace [...] di Rijswijck. Entrato in parlamento (1702), fu tra i tories, associato con Harley, Bolingbroke e Swift; inviato (1711) stampare le sue poesie, e con i guadagni poté ritirarsi nell'Essex. Con Ch. Montagu, poi conte di Halifax, aveva composto (1687) ...
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Poeta e drammaturgo catalano (Barcellona 1894 - ivi 1961). Esordì a vent'anni con Primer llibre de poemes (1914), seguito da El mal caçador (1916); Cançons d'abril i de novembre (1918); Cançons de taverna [...] i d'oblit (1922); Cançons de totes les hores (1925); ecc., in cui temi della terra natale e dell'ambiente si esprimono in toni di castigliano. Della sua opera sono da ricordare ancora i poemi epici El conte Arnau (1928) e Montserrat (1951), un ...
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Erudito (Londra 1553 circa - Fulham, Middlesex, 1625), figlio di padre italiano (originario di Siena) convertitosi al protestantesimo e riparato in Inghilterra. Membro e insegnante di lingue del Magdalen [...] Giordano Bruno. Passato a Londra (circa 1590), fu maestro d'italiano presso Henry Wriothesley conte di South ampton, infine lettore e insegnante d'italiano alla corte di Giacomo I e Anna. Ebbe importanza grandissima per due tra le sue varie opere: un ...
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Uomo politico e poeta (n. 1456 circa - m. Napoli 1486); secondogenito di Antonello; entrò ancora giovane nella corte napoletana come consigliere e segretario regio. In relazione con i più celebri umanisti [...] pontaniano. Il padre gli cedette la contea di Policastro e gli procurò la mano di Sveva Sanseverino, figlia del conte di Lauria e nipote del principe di Salerno, proprio quando costoro ordivano la congiura contro re Ferrante. Coinvolto nella ...
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Scrittrice francese (Lione 1732 - Parigi 1776), figlia illegittima della contessa d'Albon, visse (1754-64) presso M.me Du Deffand in qualità di lettrice. Poiché cominciò a ricevere nel suo appartamento [...] della L. le diedero modo di aprire un salotto per suo conto, in rue Saint-Dominique, dove visse in stretta amicizia con d il marchese de Mora, l'altra, ancora più intensa, per il conte de Guibert; a quest'ultima si devono le sue Lettres, pubblicate ...
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conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...