FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] in italiano, la e che alterna con ie (come in sied-o/sed-iamo) dovrà essere rappresentata in modo diverso dalle e che rimangono immutate (come in ved-o/ved-iamo). Nel sistema della f. generativa o f. "sistematica ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] lessicale del verbo andare alla prima persona singolare del presente indicativo (vad-o) e alla prima persona plurale (and-iamo). La loro differenza formale non può essere imputata a motivi fonologici, e il fatto di rappresentare due realizzazioni di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] dove la desinenza -emo (semo e avemo, Canz. VIII, 9-11) può incrinare eccezionalmente la stabilità di -iamo.
All’imitazione congiunta di latino, siciliano e provenzale, di contro all’uso fiorentino, andrà attribuita la schiacciante maggioranza delle ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] ‹i›, superflua dal punto di vista fonetico, serve a ribadire graficamente la riconoscibilità della desinenza verbale ‹-iamo›). Va osservato che questi ultimi casi di oscillazione sono probabilmente destinati a scomparire grazie alla diffusione della ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] e III coniugazione: credemo, venimo (regolarmente da lat. -emus / -imus, già in concorrenza con le forme innovative analogiche in -iamo, soprattutto nella III coniugazione: crediamo, veniamo); la già ricordata forma in -a della I persona sing. dell ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] abbastanza accettate – sono grafie fonetiche come spegnamo, accompagnamo invece di spegniamo, accompagniamo, che mantengono la desinenza -iamo.
Incertezze perdurano anche nell’uso dell’➔accento grafico sui monosillabi, specie su do (a volte accentato ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] o sud-orientale) come portono, amorono, furno, arebbono «avrebbero», ecc.; prima persona plurale del presente in -iamo (forma innovativa, analogica sul congiuntivo): amiamo, non amemo; prima persona singolare dell’imperfetto in -a (forma etimologica ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] trissiniano prende posizione in favore di -emo, -imo (noi leggemo, noi sentimo), in netto contrasto con la desinenza toscana -iamo, e con la scelta di Bembo, che, su questo come su altri punti grammaticali, sarà destinata a diventare la norma della ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] presente (dicemo in 2, havemo in 3, statuimo in 2), contro l’uniformazione fiorentina nell’unica desinenza anetimologica -iamo.
Non documentati nei nostri testi, ma comuni nelle produzioni di koinè sono altri due casi di convergenza antifiorentina: l ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] vocale ('l). Nella morfologia verbale si distingue cante 〈 -AS da vedi, leggi, dormi 〈 -*ES, -IS. Il plurale in -iamo non è ancora generalizzato. La prima persona dell'imperfetto è ancora quella etimologica (cantava).
La tendenza all'unificazione ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, l’n...
dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una stessa parola, in modo che le due vocali...