ANASSIMANDRO (᾿Αναξίμανδρος)
P. Orlandini
Filosofo ionico, vissuto nella prima metà del VI sec. a. C. L'iconografia di A. si basa su un frammento di rilievo del Museo Naz. Romano della prima età imperiale, [...] del IV sec. o dell'ellenismo. Sul rilievo è inciso il nome di A., ma si tratta, naturalmente, di un ritratto puramente ideale. La parte inferiore di una statua di tipo xoanico (fine del VII sec. a. C.) trovata nel bouleutèrion di Mileto, con inciso ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] scopo cui deve tendere l’educazione: questo è il senso dell’humanitas, il termine nel quale si esprime il nuovo ideale della cultura. Nutrita dalle humanae litterae, vale a dire dalla lettura diretta degli autori antichi e del ritorno alla classicità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] di Marx, cit., p. 139). Ciò era foriero a suo avviso di tragedie politiche, in quanto incitava a materializzare l’ideale e a dividere la storia e la politica in parti reciprocamente estranee. A ciò connessa, interviene in lui anche la diffidenza nei ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] un mezzo per l'attuazione della vita morale, sì che esso si estinguerebbe se la vita morale potesse realizzare la meta ideale cui aspira, ma alla quale, come si è osservato, essa può solo progressivamente avvicinarsi. Si suole parlare di una seconda ...
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Pensatore spagnolo (Belmonte de Calatayud 1601 - Tarragona 1658). Occupa insieme al Quevedo uno dei primi posti tra i moralisti spagnoli del Seicento; pensatore sentenzioso ed efficace, G. esercitò grande [...] Ustarroz, i quali gli furono prodighi di aiuti nella pubblicazione del trattato El héroe (1637), in cui disegna l'uomo ideale ritrovando in Filippo IV il perfetto principe e uomo politico, e del romanzo El criticón (1651), dove rappresenta il corso ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] suo celebre Discours sur la liberté des anciens comparée à celle des modernes (1819) egli delinea infatti le ragioni ideali dello Stato moderno in netta contrapposizione alle ragioni della comunità. A render possibile il grande Stato è la capacità ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] diritto nell'analisi di G. C., in Riv. intern. di filos. del diritto, XVIII(1938), pp. 446-471; R. Treves, Empirismo e idealismo nel problema della scienza del diritto,ibid., pp. 189-201; G.Ambrosetti, In ricordo di G. C., in L'Osservatore romano, 3 ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] colui che sa cosa deve fare. In questo modo la definizione di cos’è la virtù si trasforma nella discussione dell’ideale di comportamento pratico che l’uomo deve seguire, e diventa così il problema centrale dell’etica.
Platone, raccogliendo l’eredità ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] Italia (dal Bruni allo stesso Cosimo) soprattutto per le implicazioni politiche e religiose del suo pensiero, informato all'ideale di una società e di una spiritualità basate sui principî platonici e sulla sapienza ellenica. Accusato di sovvertire la ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica (Worcester, Massachusetts, 1931 - Londra 2013), prof. presso le univ. di Oxford e di New York. Tra i maggiori studiosi contemporanei di dottrina giurisprudenziale, [...] questioni alla luce di tali diritti morali, con un lavoro di interpretazione della storia giuridica, caratterizzata dall'ideale dell'integrità, cioè della coerenza morale dei documenti legislativi. Tra le opere: Taking rights seriously (1977; trad ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....