Architetto, scultore, pittore (Napoli 1598 - Roma 1680), figlio di Pietro. È il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione [...] vivezza. Enorme fu, nei secc. 17° e 18°, l'influenza del B. sulla scultura italiana e straniera. Il B. riassume l'ideale classico del Barocco romano: per il quale, infatti, il classicismo non è scolastico esempio ma modo d'intendere la realtà nella ...
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Drammaturgo britannico di origine ceca (n. Zlín 1937). Le sue opere sono raffinati divertissements in bilico tra farsa e parodia, collage e pastiche; le situazioni eterogenee da cui scaturisce il materiale [...] avvenuta con la commedia Rosencrantz and Guildenstern are dead (1966; versione cinematografica con regia dell'autore, 1990), ideale continuazione di un episodio marginale dell'Amleto di Shakespeare, in cui erano già presenti tutte le caratteristiche ...
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Umanista (Lodi 1407 - Roma 1458). Compì studî classici a Milano e di giurisprudenza a Pavia. Nel 1436 si recò a Roma, dove fu prima abbreviatore, poi datario e canonico di S. Pietro. Ha lasciato molti [...] ; De educatione liberorum et eorum claris moribus libri VI (pubbl. 1491), opera pedagogica in cui le preoccupazioni morali e religiose, informate al cristianesimo, non offuscano l'ideale umanistico della cultura come formazione della personalità. ...
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Canova, Antonio
Stella Bottai
L'artista che fa rivivere le sculture della Grecia antica
Vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, lo scultore Antonio Canova, come molti suoi contemporanei, reputava [...] la lieve e aggraziata torsione del busto di Paolina, che ai primi dell'Ottocento era considerata una donna dalla bellezza ideale, alla quale tutte le ragazze volevano assomigliare. Con quest'opera Canova dimostra il suo legame con Napoleone e con ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] Rudinì. Troppe cose lo dividevano dal gruppo che guidava l'azione diocesana: educazione, modi, provenienza sociale e idealità erano troppo diversi perché egli potesse condividere la foga polemica, l'ansia di rinnovamento, il sentimento di diversità ...
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Cooper, Gary (propr. Frank James)
Gaia Marotta
Attore cinematografico statunitense, di padre inglese, nato il 7 maggio 1901 a Helena (Montana) e morto il 13 maggio 1961 a Brentwood (California). Interprete [...] in The pride of the Yankees (1942; L'idolo delle folle) di Sam Wood, e nel 1943 di Robert Jordan, l'eroe idealista di E. Hemingway che combatte nella guerra civile spagnola, in For whom the bell tolls (Per chi suona la campana) diretto ancora da ...
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CUSANI, Stefano
Roberto Grita
Nacque a Solopaca (Benevento) il 24 dic. 1815, e non nel 1816 come erroneamente affermano i biografi contemporanei, da Filippo e da Caterina Cardillo. Compiuti i suoi studi [...] del Puoti, che segnò una traccia profonda nell'evoluzione del pensiero del C., fu quello di aver perseguito un ideale pedagogico non semplicemente formalistico e retorico e di aver stimolato i giovani ad unire allo studio delle lettere quello della ...
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MARCO da Montelupone
Adriano Gattucci
Ignoti sono la data e il luogo della sua nascita, da collocare verosimilmente verso la metà del XIII secolo a Montelupone (non lontano da Macerata) dove fin dai [...] , insieme con i confratelli Tramondo, Tommaso da Tolentino e Pietro da Macerata, videro condannare il loro attaccamento all'ideale pauperistico di Francesco d'Assisi come eresia e insubordinazione (Angelo Clareno, Liber chronicarum, ed. 1999, V, pp ...
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BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] stessa, si trova determinata in una pluralità di forme: ideale, reale, morale. La conciliazione razionale dell'unità dell'essere la "traiettoria ontologica". Dalla persona all'essere ideale, dall'essere ideale a Dio da una parte e alle tre forme ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] a La figlia di Iorio (1904) a Più che l'amore (1906), a Fedra (1909), in cui la solita lotta per l'Ideale, spinta talora fino al crimine, rappresenta iperbolicamente una comune insofferenza nei confronti del grigiore della vita quotidiana e la parola ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....