Tipo originario, modello primitivo. Il termine, che viene spesso usato soltanto con significato generico, assume un valore tecnico quando è adoperato in senso filosofico o in senso filologico.
L'archetipo [...] in senso filosofico. - Il nome allude, in questo caso, al carattere tipico delle forme logiche supreme, che l'idealismo oggettivo ipostatizza, in quanto le pone come i modelli originarî che poi vengono imitati, più o meno, dagli individui empirici di ...
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Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] conciliare le grandi antinomie dell'universo, e tipicamente quella dell'idealità e della realtà delle cose; ma mentre aspira a quell'intellettualismo di cui egli vuol vedere ancora permeata la filosofia del suo tempo, finisce poi col ricadere in una ...
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E un termine adoperato anche comunemente per indicare il costume di chi si affida, per le conoscenze pratiche, all'esperienza dei fatti quali si offrono nella vita quotidiana. Questo uso è antico: cfr. [...] . La questione, così posta da Kant, è discussa lungo tutta la storia della filosofia contemporanea. Dopo un periodo in cui predominò l'idealismo (Hegel), si ritornò all'empirismo (che Kant aveva, almeno parzialmente, giustificato) col positivismo ...
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Filosofia. - Con il termine di attualismo o idealismo attuale s'indica la concezione di Giovanni Gentile (v.), il cui principio fondamentale è nel nuovo concetto di atto o di atto puro (G. Gentile, Riforma [...] di realizzarsi (atto in atto). L'originalità dell'idealismo attuale rispetto a quello kantiano e postkantiano consiste nell'aver spiega come l'attualismo non sia rimasto un puro sistema filosofico, ma sia penetrato in tutti i campi della cultura e ...
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ROYCE, Josiah
Guido Calogero
Pensatore americano, nato a Glass Valley in California nel novembre 1855, morto a Boston nel settembre 1916. Dopo avere studiato all'università di California e alla Johns [...] nel pensiero di J. R., Palermo 1920; S. Galgano, Il pensiero filosofico e morale di J. R., in Giornale critico della filosofia italiana, VII (1926); N. Abbagnano, Il nuovo idealismo inglese e americano, Napoli 1927; pp. 196-222. Da vedere inoltre è ...
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. Termine filosofico, significante in generale tutto ciò che non ha bisogno, per essere conosciuto, di fondarsi sull'esperienza, non dipendendone, ma anzi costituendo un presupposto essenziale per la stessa [...] il particolare della percezione dall'universale dell'intelletto; e i filosofi medievali, assumendo il termine in questo suo secondo e più meglio affermato e chiarito in tutto lo sviluppo dell'idealismo moderno, tedesco e italiano, che, abbandonando a ...
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Filosofia. - Le differenze e le somiglianze che l'osservazione empirica può notare tra i fatti psichici hanno indotto gli psicologi a presupporre una molteplicità di attitudini, come ad es. la sensibilità, [...] entificate di superficiali differenze tra fatti psichici. Non solo il concetto filosofico della vivente unità dello spirito, che s'impone con lo sviluppo dell'idealismo, ma il progresso medesimo delle analisi psicologiche escludono che si possa ...
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IPOTESI
Guido CALOGERO
Il termine greco ὑπόϑεσις ("supposizione", da ὑπό "sotto" e τίϑημι "pongo") entrò nel linguaggio filosofico con Platone, che talora designò con quel nome le idee, dal punto di [...] scienza sperimentale della natura verificatosi dal Rinascimento in poi. Sulle prime l'ipotesi fu, di fronte al nuovo ideale dell'accertamento empirico, oggetto piuttosto di dispregio che di valutazione: di qui, per es., il newtoniano hypotheses non ...
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SINTESI
Guido Calogero
. In generale, il termine di sintesi designa ogni forma conoscitiva che partendo da elementi singoli giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all'analisi, la quale [...] scindendolo nei suoi singoli costituenti. Come specifico termine filosofico, "sintesi" ha avuto significati diversi nella storia conoscenza induttiva (che accresce col predicato il contenuto ideale del soggetto, ma per l'empiricità sperimentale di ...
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Storico della filosofia e indianista, nato il 7 gennaio 1845 a Oberdries, morto il 7 luglio 1919 a Kiel, ove dal 1887 insegnava storia della filosofia in quell'università. Il suo pensiero filosofico è [...] desumerne l'atteggiamento fondamentale, secondo il quale "nell'idealismo fondato dal Kant e reso perfetto dallo Schopenhauer" ( esposto la storia della filosofia da un punto di vista veramente universale, includendovi le filosofie dell'Oriente e in ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
idealista
s. m. e f. e agg. [der. di ideale] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, chi afferma, sostiene o segue le concezioni proprie dell’idealismo, nelle sue varie forme e manifestazioni: gli i. del sec. 19°; gli i. d’oltralpe; filosofo idealista....