Filosofo italiano (Milano 1894 - ivi 1956). Professore nelle università di Genova, Roma, Milano (1937); morì suicida. Da un iniziale idealismo "trascendente", che è sotto l'influsso di P. Martinetti suo [...] , passò negli ultimi anni di vita al "neo-trascendentalismo", teorizzante la molteplicità degli io trascendentali. Tra le sue opere: La spiritualità dell'essere e Leibniz (1933); L'io trascendentale (1948); Il concetto trascendentale (post., 1957). ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] a priori della conoscenza. Abolite, nell’ambito dell’idealismo, le distinzioni tra l., ontologia e metafisica, sarà ’apofansi o teoria delle espressioni non-contraddittorie e la l. trascendentale o teoria della verità.
L’età contemporanea: la l. ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] un ruolo subordinato). S'introduce qui la nozione di schema trascendentale: esso è una regola per cui il senso interno ( a quella religiosità strettamente razionale che K. assume come ideale.
Rimanevano esclusi dalla considerazione "critica" di K. una ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] il periodo intermedio della riflessione simmeliana, emerge con sufficiente nettezza l'adesione a una sorta di idealismo critico-trascendentale, centrata sul riconoscimento della funzione costitutiva e sintetica delle forme apriori kantiane. Sono esse ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] trascendentale del conoscere. Una posizione di maggiore rilievo l’a. assume nella storia dell’idealismo tedesco, una volta che l’io diviene principio creativo e non solo normativo rispetto alla realtà; così, in Fichte l’a. è la stessa creatività dell ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] Lévi-Strauss (nato nel 1908) "un kantiano senza soggetto trascendentale": anzi, il teorico di un inconscio "kantiano più che impegno mondano della prassi, assume qui i colori dell'evasione ideale. Dei cui caratteri, del resto, fu in qualche modo ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] pittura (Roma 1945) e ha avuto il suo coronamento ideale nella recente Teoria generale della critica (Torino 1974). Già dai esperienza una esperienza, cioè un esame in qualche modo trascendentale, per quanto il termine possa sembrare spaesato nel ...
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Filosofo, nato a Salerno il 15 luglio 1901; prof. di filosofia nella facoltà di Magistero della univ. di Torino (dal 1936) e di storia della filosofia nella facoltà di Lettere e filosofia della stessa [...] della metafisica, ivi 1936) e quelle storiche (Il nuovo idealismo inglese e americano, Napoli 1927; Guglielmo di Ockham, della filosofia, 1948, pp. 255-67; E. Paci, Esistenzialismo trascendentale, in Rivista di filosofia, 1949, pp. 419-33; G. ...
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Filosofo svizzero, nato a Berna il 3 febbraio 1890, morto a Basilea il 22 maggio 1965. Fratello del teologo Karl, dal 1928 libero docente all'università di Basilea, dove dal 1942 ha insegnato come professore [...] pato un pensiero situato all'intersezione di trascendentale kantia no, trascendentalità medievale e platonismo, e in grado di teo rico di fondo e si sviluppa, dopo un iniziale idealismo critico (Die Seele in der Philosophie Platons, 1921; Philosophie ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] , scriverà (1944): ‟Non sono né un solipsista né un idealista; credo, pur senza buone ragioni, nel mondo della fisica e una forte impronta filosofica: la loro è una formazione trascendentale, non formalistica. Con questi autori ed altri protagonisti: ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...