Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] che per lo più significa: delle sue rappresentazioni, delle sue ‛idee'). Circa il mondo, le ‛cose', non si può, almeno nel fenomeno ben noto, e sappiamo che deriva dalla presenza di ‛idee': idee di salute, del proprio dovere nei confronti di altri, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] sua debolezza di storico e di uomo d’azione ne esalta la funzione di legislatore della politica che trasforma le sue idee in «congegni e temi che sfidano la mobilità delle opinioni e afferrano con forza irresistibile tutti i casi, tutte le versioni ...
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Filosofo neokantiano tedesco (Gross-Nossen, Slesia, 1877 - Jena 1942); scolaro di H. Rickert e di W. Windelband, dal 1911 insegnò a Jena; editore della rivista Kant-Studien (1904-1917). Opere principali: [...] Immanuel Kant (1917; 3a ed. 1923); Wahrheit, Wert und Wirklichkeit (1923); Die Idee (1926); Philosophie des Lebens und Philosophie der Werte (1927); Grundzüge der Ethik (1935). ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] di assicurare la presenza dell'intelligibile nel sensibile.
Le Idee sono oggetto della dialettica, che per il tramite del dipendenza ontologica dell'anima del mondo rispetto al mondo delle Idee, e dall'altra il suo statuto di realtà intermedia tra ...
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Spaventa, Bertrando
Filosofo e uomo politico (Bomba, Chieti, 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali, nel 1840 si stabilì a Napoli e nel 1846 aprì con il fratello Silvio una scuola privata [...] di filosofia, che dovette presto chiudere. Avvicinatosi alle idee liberali e lasciata la veste sacerdotale, nel 1848, dopo l’abrogazione della costituzione da parte di Ferdinando II, si stabilì a Torino. In Piemonte collaborò ai giornali «Il ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una stretta dipendenza tra particolare concezione ...
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Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che [...] divenne il punto di riferimento di quanti, "moderni" per le loro idee filosofiche e anticurialisti nel loro credo politico, avevano reagito negativamente al processo intentato (1686-93) dal Sant'Offizio contro i cosiddetti "ateisti". Fu appassionato ...
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Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] USA, in Francia e in Italia. Critico nei confronti dello scetticismo humiano e più in generale della teoria delle idee come intermediarie del processo conoscitivo, R. nell'ambito della sua ricerca filosofica ha analizzato la percezione come attività ...
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Filosofo (Lipsia 1801 - Stötteritz, Lipsia, 1866), nipote di Christian Felix; prof. nell'univ. di Lipsia (dal 1837). Seguace della "destra" hegeliana, fu uno degli esponenti del teismo speculativo, volto [...] a conciliare l'idealismo hegeliano con la concezione cristiana della trascendenza divina. Tra le opere: Die Idee der Gottheit (1833); Grundzüge der Metaphysik (1834); Philosophische Dogmatik oder Philosophie des Christentums (3 voll., 1855-62). ...
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Letterato e filosofo (Ravenna 1771 - Bologna 1836). Influenzato dalla filosofia degli illuministi francesi e seguace delle teorie linguistiche di M. Cesaroti e di quelle politiche giacobine, scrisse opere [...] di carattere politico, filosofico e letterario (fra cui Della elocuzione, 1818-27; Del modo di comporre le idee, 1831; Dell'arte poetica, sermoni, 1836), che per il loro intento didattico-educativo non poco contribuirono alla formazione degli ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...