FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] granmaestro dell'Ordine, Gregorio Carafa (Kruft, 1981).
Tra il 1687 ed il 1689 eseguì, su legato di C. Massei, otto statuette per l'altare di S. IgnaziodiLoyola e di S. Francesco Saverio al Gesù (Galassi Paluzzi, 1962, pp. 3-7; Davis, 1986, pp. 42 ...
Leggi Tutto
Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] che è invalsa nell'uso corrente. Il Collegio Romano, voluto nel 1551 dal fondatore della Compagnia di Gesù, s. IgnaziodiLoyola, costituisce per eccellenza un modello e uno strumento della Controriforma volto a garantire una formazione sacerdotale ...
Leggi Tutto
RICCI, Scipione de'
Mario Rosa
RICCI, Scipione de’. – Nacque a Firenze il 9 gennaio 1741 da Pier Francesco, di nobile famiglia, auditore presidente dell’Ordine di S. Stefano, e da Luisa Ricasoli.
Dopo [...] di diverse Lezioni, da quella di papa s. Gregorio VII a quella di s. Pio V, a quella di s. IgnaziodiLoyola ibid., VIII (1954), pp. 49-92; Id., Il fallimento dell’offensiva riformista di S. de’ R. secondo nuovi documenti. 1781-88, ibid., IX (1955), ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] successiva poesia: rilievo essenziale toccava alle Confessioni di s. Agostino e agli Esercizi spirituali diIgnaziodiLoyola, la cui lettura, stimolata originariamente da Sade, Fourier, Loyola (1971) di Roland Barthes (recensito nel 1977), approdò ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] nel suo «spirito», i confini dell’Ordine. Lungi dal disconoscere la grandezza diIgnaziodiLoyola e di «persone onorande» che ancora sono presenti nella Compagnia, Gioberti si scaglia contro il «gesuitismo» ottuso che si contrappone al cattolicesimo ...
Leggi Tutto
ROBERTO BELLARMINO, santo
Franco Motta
ROBERTO BELLARMINO, santo. – Nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542, da Vincenzo, di famiglia patrizia di scarsi averi, e da Cinzia Cervini. Fu battezzato Roberto [...] e Bellarmini e gli uomini diIgnaziodiLoyola, insieme con la forte religiosità della madre e la sua devozione alla memoria del fratello, furono all’origine della decisione di Bellarmino di entrare nella Compagnia di Gesù, maturata verso la fine ...
Leggi Tutto
MARGHERITA d'Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza
Gino Benzoni
MARGHERITA (Margarita) d’Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza. – Frutto d’un fugace [...] indotta all’adempimento dell’attesa congiunzione con il marito. Certo è che la suggestione diIgnaziodiLoyola impresse negli anni romani di M. uno slancio attivamente caritativo, un fervore religioso operativo. Lo mostrarono la partecipazione alla ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le inquietudini religiose quattrocentesche si manifestano in forme varie e diverse. Tale [...] i più importanti movimenti religiosi, dalla riforma protestante alla spiritualità diIgnaziodiLoyola (1491-1556).
Ma questo scritto non solo parla con accenti moderni di quell’inquietudine che caratterizza il secolo, esso ci fornisce anche ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento il tessuto della cristianità si lacera in diverse chiese [...] enormi per una città come Roma, il cui ruolo di guida spirituale è già gravemente compromesso, e alle di individui d’eccezione come il nobile basco IgnaziodiLoyola, fondatore della Compagnia di Gesù (1540). E proprio la spiritualità di sant’Ignazio ...
Leggi Tutto
TIARINI, Alessandro
Barbara Ghelfi
Nacque a Bologna da Giovanni e da Cristina Marsili il 20 marzo 1577 (Scritti originali, ante 1678, 1983, p. 318).
Sensibile interprete della pittura seicentesca bolognese [...] a Reggio: Tiarini ricevette 1253 lire per la Madonna della Ghiara adorata dai ss. Francesco Saverio e IgnaziodiLoyola (Monducci, 2000, pp. 351 s., docc. 55-59; B. Ghelfi, in Benati, 2001, II, pp. 166-168, n. 250).
Negli anni Quaranta Tiarini ...
Leggi Tutto
ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...
gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente...