Federico II il Grande
Antonio Menniti Ippolito
Il re illuminista fondatore della potenza prussiana
Grande sovrano, colto e raffinato, Federico II conquistò per la Prussia un ruolo di potenza emergente [...] nobiltà nei ruoli degli ufficiali era uno strumento efficace per garantire la sua fedeltà alla corona. Il marchese di Mirabeau, illuminista francese, definì la Prussia non come uno Stato dotato di un esercito, ma come un esercito che aveva uno Stato ...
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Poetessa svedese (Uppsala 1754 - Stoccolma 1817). Collaboratrice del giornale illuminista di J. Kellgren Stockholmsposten con versi, satire e idillî; ebbe una schietta, benché non profonda, vena indagatrice [...] e castigatrice dei costumi dell'ambiente borghese in cui visse e, in toni ancor più realistico-caricaturali, di quello aristocratico. Il meglio dei suoi scritti è raccolto nell'opera postuma Skaldeförsök ...
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Filosofo e teologo tedesco (Amburgo 1694 - ivi 1768). Tipico rappresentante della teologia illuminista luterana, è conosciuto soprattutto per l'Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer [...] Gottes, pubblicata in modo frammentario solo dopo la sua morte. Il testo costituisce una critica prettamente razionalistica del Vecchio e del Nuovo Testamento e interpreta la figura del Cristo come quella ...
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Destutt de Tracy, Antoine
Filosofo francese (Parigi 1754 - ivi 1836) della corrente illuminista degli idéologues. Nel 1789 partecipò agli Stati generali, in qualità di rappresentante dell’aristocrazia [...] e del clero del Borbonese. Durante l’assemblea, appoggiò le richieste del Terzo Stato di abolizione dei privilegi feudali e decise di rinunciare al suo titolo nobiliare di conte; fu poi eletto all’Assemblea ...
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Rivoluzionario giacobino (Gnadenthal, Treviri, 1755 - Parigi 1794). Barone prussiano, nel 1776 si stabilì a Parigi. Illuminista, acceso polemista (Certitude des preuves du mahométisme, 1780, in risposta [...] alla Certitude des preuves du christianisme del Bergier), si legò durante la Rivoluzione del 1789 ai giacobini combattendo aspramente i girondini; predicò la repubblica universale (si autoproclamò "oratore ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Filosofo politico e sociale svizzero (Ginevra 1712 - Ermenonville, 1778). Espressione della cultura illuminista, ma anche critico della sua fiducia nel progresso in economia, R. [...] polemizzò contro la civiltà, il commercio, la ricchezza e la vita cittadina, i quali corrompono la natura umana, originariamente buona. Sostenne invece che l’agricoltura e la vita sobria preservano la ...
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antischiavismo
Complesso di movimenti riformatori per l’abolizione della schiavitù, intrisi di valori cristiani e spirito illuminista, sviluppatisi nei secc. 18° e 19°. Nella versione statunitense, derivò [...] da una matrice britannica. Promosso dai quaccheri, crebbe con la Rivoluzione americana. Si radicalizzò dal quarto decennio del sec. 19°, sotto la guida di W. Lloyd Garrison e dell’American anti-slavery ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] C. Fauriel, poté assistere da vicino alla più importante delle trasformazioni in atto, a quella riflessione del razionalismo illuminista sui proprî risvolti materiali e psicologici alla quale legarono il loro nome i cosiddetti idéologues (oltre al ...
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Museo
Alessandra Mottola Molfino
I musei alla fine del 20° secolo
Dopo la Seconda guerra mondiale il modello illuminista e occidentale di m. si è esteso ovunque: m. di ogni tipo hanno proliferato in [...] m. storici: il m. per l'educazione e la conservazione, per la memoria e per la storia, ossia il modello illuminista e ottocentesco creato dagli studiosi, dagli specialisti, dai mecenati e dai collezionisti.
Nell'ultimo decennio del 20° sec. si sono ...
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. Nome degli appartenenti a una setta (Philadelphian society for the advancement of piety and divine philosophy) mistico-illuminista, organizzata a Londra nel 1670 dal dott. John Pordage (1607-1681) fra [...] un gruppo di seguaci di Jakob Böhme (v.). La setta ebbe la sua profetessa nella mistica Jane Leade (1623-1704), le cui visioni furono da lei stessa riferite in parecchie opere, fra le quali più notevole ...
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illuminista
s. m. e f. e agg. [der. di illuminismo] (pl. m. -i). – Fautore o seguace dell’illuminismo; più propr., pensatore, scrittore che contribuì alla diffusione dell’illuminismo. Come agg., col sign. e gli usi di illuministico: teorie...