Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] crisi la visione classicheggiante e illuministica dell'antichità sottolineando il ruolo della componente orientale, dionisiaca e misterica (di cui la cultura moderna si mostra incapace di comprendere e apprezzare il profondo simbolismo), nel ...
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Teologo, storico e pubblicista cattolico (Vienna 1814 - ivi 1893). Sacerdote (1833), in numerosi scritti, anche storici, notevoli per umorismo e forza polemica (sotto l'influsso di J. P. Richter e A. Günther), [...] combatté quanto rimaneva in Austria della tradizione illuministica e del giuseppismo nonché il liberalismo, anche nella Wiener Kirchenzeitung, da lui fondata nel 1848 e diretta fino al 1865. ...
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RUSSO, Vincenzo
Felice Battaglia
Scrittore e uomo politico, nato a Palma Campania il 16 giugno 1770. Educato nel seminario di Nola, compì gli studî giuridici a Napoli. Nell'esercizio forense, nell'ambiente [...] sui modelli francesi del sec. XVIII. Da questo punto di vista l'importanza del R. è notevole. Mentalità tipicamente illuministica, rappresenta il contrasto più vivo alla posizione storicistica, antigiacobina del suo amico V. Cuoco, il quale a lui ...
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Nome latinizzato del filosofo e giurista Christian Thomas (Lipsia 1655 - Halle 1728). Docente nell'univ. di Halle, che era stata fondata nel 1693 e che diventò ben presto, per opera di T., il centro più [...] importante della cultura illuministica e pietistica in Germania, T. svolse un'attività indefessa in ogni ramo del sapere. I Fundamenta iuris naturae ac gentium (Ha1705) rappresentano la sintesi maggiore del pensiero di T., in cui egli distingue nella ...
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Filologo (Stoccolma 1880 - ivi 1950), il più acuto studioso della nuova generazione letteraria svedese formatasi sui canoni del positivismo. Predilesse le indagini sul sec. 18º (O. Dalin; J. G. Oxenstierna; [...] E. Swedenborg). Di lui si ricordano inoltre: Upplysningstidens romantik ("Il romanticismo dell'età illuministica", 1918-20), e gli studî su A. G. Strindberg (Strindbergs dramer, 1924-26; August Strindberg, 1940-42). ...
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CAMPAGNOLA, Luigi
Paolo Preto
Nacque a Verona verso la metà del secolo XVIII da famiglia dell'ordine civico, alquanto decaduta nel patrimonio; laureatosi in legge visse modestamente della sua attività [...] di avvocato, mostrando sin da giovane un vivace interesse per la cultura illuministica francese, di cui leggeva con avidità i testi più signilicativi. Agli inizi del 1792 era stata fondata a Verona una loggia massonica, cui il G. partecipò nella ...
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LEROUX, Pierre
Pubblicista e uomo politico francese, nato a Bercy (Parigi) il 17 aprile 1797, morto a Parigi l'11 aprile 1871. È uno dei principali rappresentanti del movimento di pensiero che, capeggiato [...] dal Saint-Simon, continua in Francia, nella prima metà dell'Ottocento, la tradizione illuministica, e prepara l'avvento del positivismo comtiano. Molte fra le più tipiche idee del Comte si trovano infatti già delineate nel L., che tende anch'egli a ...
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Scrittore (Racalmuto 1921 - Palermo 1989). Dall'esperienza d'insegnante nelle scuole elementari del suo paese trasse ispirazione per un fortunato racconto-inchiesta, Le parrocchie di Regalpetra (1956), [...] radicale). La nobiltà della sua prosa letteraria, che nella struttura classica del discorso ricercava la lucidità e la precisione illuministiche, ha rischiato di scadere in maniera in molte delle ultime prove (La strega e il capitano, 1986; 1912+1 ...
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Poeta e critico norvegese (Oslo 1880 - ivi 1938). Dal carattere di effusione romantica delle liriche giovanili (Juninaetter "Notti di giugno", 1916; Min ungdoms by og andre vers "Il paese della mia giovinezza [...] e altri versi", 1921), è passato a quella che egli stesso chiama "religione della ragione", una specie di fede illuministica, avversa a ogni irrazionalismo e misticismo. Già nelle liriche della raccolta Den gode strid ("La buona battaglia", 1928) si ...
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BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] Paolo, dal quale uscì a diciotto anni, nel 1780. Sentimenti e idee della B. si formarono nel clima della Milano illuministica, con cui venne in contatto prima nella stessa casa paterna, poi nei salotti intellettuali che, uscita dal collegio, cominciò ...
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illuministico
illuminìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’illuminismo o agli illuministi: il movimento i.; idee, dottrine, concezioni illuministiche. ◆ Avv., non com., illuministicaménte, secondo i principî e le teorie dell’illuminismo.
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...