Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] ; il Manzoni in tale un’età rimase informato ai concetti, sì della storia e sì della storiografia, propri del razionalismo illuministico, anche quando, e forse sopra tutto quando li accolse e li ripiegò sotto la tutela della dottrina cattolica. Né ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] , che ha le sue radici in Paolo Sarpi, è di nuovo in fermento a Venezia e già si mescola con le idee illuministiche che vengono dalla Francia e dalla Lombardia. Il «Corrier letterario», che comincia ad uscire il 13 dicembre 1766, ripubblica l'un dopo ...
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Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento - Prefazione
Ettore Bonora
Del rinnovamento culturale del secolo XVIII uno dei segni è la versatilità degli scrittori e quella molteplicità dei loro [...] o i costumi degli uomini, a discutere e comprendere i quali sopra tutto disponeva la profonda assimilazione delle correnti illuministiche.
Del resto, nessuno vorrebbe inquadrare i libri di viaggi in un vero e proprio genere: essi furono piuttosto un ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] altri punti, con Helvétius, scrittore che peraltro non è documentato sia mai stato letto da Leopardi (ma le idee illuministiche, come è noto, ebbero circolazione rapidissima, e già s’è detto come sia estremamente difficile individuare in modo preciso ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] là, sia pure in forme differenti e con diversa intensità, il rapporto e contrasto tra la circolazione, la diffusione delle idee illuministiche, che· là fu larghissima, e la loro effettiva capacità di penetrare nell'intimo delle cose e degli uomini. L ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] marchese Domenico Caracciolo, "che dal Viceregno di Sicilia passa in Napoli per Segretario di affari esteri".
Permeato di idee illuministiche, il F. cercava una mediazione tra modernità e tradizione: la poesia a Napoli in quegli anni restava ancora ...
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CALEPIO (Caleppio), Trussardo
Carlo Capra
Nacque a Bergamo nel 1784 nella storica famiglia feudataria, primogenito di Teresa Stampa Soncino e di Pietro, che gli trasmise il titolo comitale. Il padre, [...] negativo dei contemporanei sull'Accattabrighe pare anche oggi difficilmente contestabile. Il classicismo del C. non ha infatti le radici illuministiche e il respiro ideale propri di un Giordani o di un Leopardi, e la sua difesa a oltranza della ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] politica. Il rigore etico-scientifico osservato dal D. nel trattare le verità dell'arte si incontravano con le istanze illuministiche e civilmente europee del Baretti, dove pubblicò i paragrafi su Radiguet (Cauto omaggio a Radiguet, 10 febbr. 1925 ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] un’idea composta di molte parti e legata con molte idee concomitanti» (Nencioni 1983: 270-271; per le fonti illuministiche, Gensini 1984: 103-124); ai termini appartiene la precisione della lingua e il suo essere geometrica e razionale, alle ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] degli ultimi anni del secolo che denotano un ripiegamento dalle primitive posizioni riformatrici ed una crescente chiusura alle idee illuministiche. Nel Saggio sopra Luciano o sia Quadro d'antichi e di moderni costumi (Bassano 1789 e 1790) egli ...
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illuministico
illuminìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’illuminismo o agli illuministi: il movimento i.; idee, dottrine, concezioni illuministiche. ◆ Avv., non com., illuministicaménte, secondo i principî e le teorie dell’illuminismo.
tradizionalismo
s. m. [der. di tradizionale]. – 1. Il fatto di conformarsi, nei proprî atteggiamenti ideologici e metodologici e nelle proprie azioni, attività e opere, alle consuetudini, agli usi e ai modelli tradizionali: nelle campagne...