MEDICI, Piero de’ (Piero il Gottoso)
Ingeborg Walter
Figlio primogenito di Cosimo (il Vecchio) e di Contessina de’ Bardi, nacque il 14 giugno 1416 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga. [...] Nel 1425 fu ascritto all’arte del cambio, la corporazione dei cambiavalute e banchieri. Nel 1435 si immatricolò nell’arte della lana e nel 1436 ancora nel 1492 sopra una porta. Fatto a imitazione dei busti imperiali romani, era la prima scultura ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] al superamento della concezione manierista dell'imitazione da un unico modello canonico, Lampsonius en de noordelijke kunst (L., Lampsonius e la pittura fiamminga nell'arte settentrionale), in Nederlands kunsthistorisch Jaarboek, XLIV (1993), pp. 185- ...
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FIDATI, Simone (Simone da Cascia)
Enrico Menestò
Nacque alla fine del sec. XIII (sono state proposte date tra il 1280 e il 1295) a Cascia (ora prov. di Perugia). Scarse sono le notizie sulla sua vita; [...] cod. II, VI, 63 della Nazionale di Firenze, composte ad imitazione di quelle di Iacopone da Todi, e un Commento adun'epistola di L. Salvatorelli, Spiritualità umbra, in L'Umbria nella storia, nella letteratura, nell'arte, Bologna 1954, pp. 1-26, (in ...
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LORENZO di Pietro, detto il Vecchietta
Francesco Sorce
Nacque da Pietro di Giovanni di Lando a Siena, dove fu battezzato l'11 ag. 1410 (Del Bravo).
Si ignora l'origine del soprannome Vecchietta con [...] quando Caterina Benincasa fu canonizzata - a chiara imitazione dell'arte scultorea, collocando la figura all'interno di una finta nicchia del tutto simile alle architetture già rappresentate nel Pellegrinaio e nell'"arliquiera".
Tra il 1460 e il 1463 ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] di bene in meglio, a cagione della molta attività sua nell'arte, e del continuo studio, e della diligenza, ch'egli "Il metodo di una vera e lodevole imitazione". La fortuna di Simone Cantarini nella pittura bolognese della seconda metà del Seicento e ...
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GINORI
Maria Letizia Casanova
Famiglia toscana, attestata a Firenze dalla metà del XIII secolo, che, a partire dal 1737, grazie alla fondazione della manifattura di porcellana installata da Carlo (1702-1757: [...] di colori - e la programmatica imitazione delle terrecotte robbiane e della maiolica rinascimentale. In un momento di grave crisi dei valori estetici e morali, la patetica ricerca di una bellezza ideale nell'arte si rivolge al Rinascimento italiano ...
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GUATTANI, Giuseppe Antonio
Pier Paolo Racioppi
Nacque a Roma il 18 sett. 1748, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini, da Carlo, chirurgo e archiatra pontificio, e da Caterina Pagliarini, sorella [...] (l'imitazione dell'antico, il primato della scultura e della pittura di storia), diviene, nell'Autobiografia, fra mito, arte e ricerca, in Memoria dell'antico nell'arte italiana, Torino 1984, I, p. 216; P. Panza, Antichità e restauro nell'Italia del ...
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COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] quasi ex novo: "riuscìcosa elegante, ma la parte d'imitazione superò quella indicata dalle tracce" (Zucchini, 1959, p. 58 1968, ad Indicem; L. Bortolotti, Il Suburbio di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna 1972, pp. 117-119; G. Capelli, Gli ...
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CORSI, Carlo
Rossella Motta
Nacque a Firenze di nobile famiglia il 21 ott. 1826 da Giuliano, segretario particolare del granduca Leopoldo, e da Anna Bellini delle Stelle, e rimasto orfano dei genitori [...] che al nemico", e la riconosceva frutto dell'impreparazione nell'arte militare di tutte le componenti dell'esercito, dal Comando mettendo tuttavia in guardia da una pedissequa imitazione, dovendosi anche tenere presenti alcuni caratteri peculiari ...
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VECCHI, Orazio Tiberio
Sauro Rodolfi
VECCHI, Orazio Tiberio. ‒ Nato a Modena da Giovanni e da Isabetta Garuti, fu battezzato il 6 dicembre 1550 nella parrocchiale di S. Giovanni Evangelista.
Allo stesso [...] riprendere lo studio della composizione, esercitarsi nell’arte del canto, imparare il mestiere della un linguaggio più complesso e raffinato (costruito sul contrappunto e l’imitazione), che nei lavori a otto aderisce ai modelli bicorali di ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...