BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] versi (1857-59), dove, passando all'imitazione di Dante e degli stilnovisti, trova qua e ispirazione spontanea come essenza dell'arte. Il secondo saggio, 18-25; V. Gallo, S.B. nella vita, nella politica, nella letteratura,Trani 1908; B. Croce, Storia ...
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BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] i precetti dell'utile dulci, dell'arte come "imitazione della natura" (intesa come perfezione , V, Genova 1858, pp. 64-66; S. Grosso,Sugli studi di F. Ambrosoli nelle lettere greche e latine, Milano 1871, cap. X; T. Vallauri,Vita scritta da esso, ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dialettali, rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone e della cultura greca, per la sostanziale libertà nell’accettazione e imitazione dei modelli, cercando se mai di ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] più questione di abilità o di originalità puramente formale nell'imitare l'inimitabile modello teocriteo, bensì di costruire un originale. Così V. appagava il nuovo gusto della nascente arte romanza. Si comprende pertanto come la personalità e la ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] pubblica come fondamento dell’o., ma anche l’arte retorica, introdotta dai retori greci. Nel generale processo del popolo (16, attribuiti a S. Porcari). Larga imitazionenelle controversie tra umanisti ebbero le Verrine ciceroniane; scarso sviluppo l ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] cogliere i costumi al vivo mentre nascono». Fu straordinario come artista: nell'uso che fece del distico eroico, che è il metro da da sé l'arte della versificazione, traducendo Ovidio e Stazio, adattando il Chaucer a imitazione delle Fables del ...
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Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] una meditazione d'arte che avrebbe esercitato una grande influenza sulle nuove generazioni letterarie.
Opere
Fin dai suoi primi versi, pubblicati nell'Artiste e nel Parnasse contemporain (1866 e 1871), pur nell'evidente imitazione di Baudelaire (la ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] fu elaborata come categoria in riferimento al rapporto tra arte e società nell’era della tecnologia e dei consumi di massa; , di procedimenti formali frutto viceversa di facile imitazione o grossolana contraffazione. La moderna produzione di serie ...
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Poeta svedese (Folkärna, Kopparberg, 1864 - Stoccolma 1931). Massimo esponente della poesia svedese tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento, mediante la variazione ritmica e il gioco delle rime, [...] e solenni in un'orchestrazione polifonica che sfida l'imitazione. Tra le raccolte: Fridolins poesi ("La poesia di insieme, come nelle "Pitture dalecarlie in rima", che in chiave ironico-patetica attingono temi e spunti all'arte figurativa locale, ...
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Scrittore francese, di origine olandese (Parigi 1848 - ivi 1907). Esordì con Le drageoir à épices (1874), raccolta di poemetti in prosa d'imitazione baudelairiana; si volse poi al romanzo naturalista: [...] En route (1895), La cathédrale (1898), L'oblat (1903). Coltivò la critica d'arte (L'art moderne, 1883; Certains, 1889; Trois primitifs, 1905) e scrisse, nell'ultima parte della vita, opere di pietà e di spiritualità: Sainte Lydwine de Schiedam (1901 ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...