SAITTA, Giuseppe
Filosofo e storico della filosofia, nato a Gagliano Castelferrato, Enna, il 7 novembre 1881. Dopo aver insegnato nelle università di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne (dal 1932) la cattedra [...] ed., Milano 1947, I, pp. 416-23; D. Scoleri, Moralisti italiani del nostro tempo, Reggio Calabria 1950; G. Morra, L'immanentismo assoluto di G. S., in Giornale critico della filosofia italiana, 1954, n. 3, pp. 392-400; G. De Crescenzo, Considerazioni ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] come una cifra del concreto che come una struttura assoluta in se stessa.
Per quanto presentato come idealistico, perciò, l'immanentismo crociano tende a trovare l'Assoluto sul piano stesso dei ‛fatti': su un piano non troppo distante da quello a cui ...
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MATTIUSSI, Guido
Carlo M. Fiorentino
– Nacque a Vergnacco di Reana del Rojale, presso Udine, il 14 apr. 1852 da Bonaventura Bartolomeo e da Caterina Basi Cappellari, pronipote di papa Gregorio XVI.
Trasferitosi [...] articolo, in cui pur riconoscendogli il merito di essersi opposto all’immanentismo e concedendogli la qualifica di «buon scolastico», lo accusava però proprio di immanentismo, «perché a questo viene in teologia quando tratta del sentimento religioso ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] storicistica, distinta da quella dello s. tedesco, in cui tutta la realtà è concepita come storia, nel senso di un radicale immanentismo. Per l’insistenza sul legame tra i valori e la situazione storica in cui essi emergono e si realizzano, lo s. è ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] termine che nel suo essere lo contiene, tutto vanificante in sé il mondo; quantunque possa parere che l'immanentismo aristotelico dell'idea abbia valorizzato il mondo, rispetto all'assoluta trascendenza platonica. Il pensiero antico si conclude nello ...
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Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] Laterza. Con La vita dello spirito (1921), Carlini mostrò la sua adesione all’idealismo proponendo una sintesi fra l’immanentismo di Gentile e l’‘empirismo’ idealistico di Croce: da un lato accettò l’atto gentiliano, dall’altro la distinzione ...
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ERCOLE, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a La Spezia il 1º maggio 1884, da Pietro, docente universitario e studioso di lettere latine, e Sabrina Porta. Indirizzatosi verso studi umanistici, si laureò [...] in essi il germe del Rinascimento. L'E. affermò essere stata caratteristica peculiare di Dante l'avere introdotto l'immanentismo nella scolastica medioevale, tesi che non trovò, allora, molta considerazione.
Nel 1914 fece un viaggio di studio in ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] realtà intelligibili e come scienza apparente quelle delle eraclitee realtà sensibili. Aristotele, con la sua tendenza verso l'immanentismo e il realismo, rivaluta nuovamente nella sua gnoseologia la conoscenza dei sensi, che è poi quella che ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] europeo, George Tyrrell, perché in lui ravvisava l’interpretazione più potente (non aliena tuttavia da punte eccessive di immanentismo) di come l’uomo contemporaneo avrebbe dovuto vivere il suo sentimento religioso senza rimanere ostaggio di schemi e ...
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Gentile e la ‘filosofia della libertà’
Renzo Ragghianti
Nel dicembre del 1943 l’editore Vallecchi di Firenze commissionava al giovane Eugenio Garin una Storia della filosofia che potesse «giovare per [...] Bergson e di Le Roy, e persino il «nuovo dommatismo morale» di Blondel e di Lucien Laberthonnière, che era un immanentismo razionalista nel metodo e un misticismo nella dottrina. Dunque la filosofia della contingenza che appariva, ora, a Gentile «una ...
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immanente
immanènte agg. [dal lat. tardo immanens -entis, part. pres. di immanere «rimanere dentro»]. – Che rimane o è insito in qualche cosa: proprietà immanente. In filosofia (in contrapp. a trascendente), di ogni realtà che non trascende...