Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] come obbligatorio o permesso lo stato di cose su cui verte l’enunciato come. Può essere espressa grazie al modo imperativo o al congiuntivo iussivo o esortativo, ma anche dai verbi modali dovere o potere, dall’impersonale bisogna, oppure da perifrasi ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] serva solo a mettere in scena due agenti distinti, di cui l’uno fa qualcosa per l’altro (non necessariamente di natura imperativa). Per questo motivo si può ipotizzare che l’italiano (che da questo punto di vista funziona come il francese) usi la ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] formula confidenziale usata sia come apertura sia come congedo. Altre frequenti interiezioni di saluto sono salve (lat. salve, imperativo presente di salvēre «essere in buona salute»); buongiorno, di carattere formale e usato, sia come apertura sia ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] come una marca semantico-pragmatica di soggettività. Rispetto alla forma principale del verbo, smetterla enfatizza l’imperativo, veicolando anche una connotazione negativa.
Talvolta i verbi procomplementari sono seguiti da un aggettivo (accordato ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] non avrai altro Dio all’infuori di me). Il futuro può avere una carica iussiva molto elevata, simile a quella dell’➔imperativo:
(15) Mendel Singer diresse lo sguardo dalla finestra alla stanza e disse al figlio: «Ci darai subito notizie di te, appena ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] Generalmente precedono la forma verbale finita, sono cioè proclitici, mentre quando seguono una forma verbale indefinita o un imperativo, sono enclitici:
(55) Gli portò anche, una volta, un flauto (Ginzburg 1961: 71)
(56) domani dobbiamo portarlo all ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] un’esclamazione (➔ frasi nucleari):
(74) E dire che Elisa è così brutta (Maraini, L’età del malessere, p. 18)
(b) un’imperativo, specie negativo, meno spesso in senso positivo:
(75) Non lo buttar via: tutto in questo mondo può far comodo (Collodi, Le ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] test sintattici. Ad es., per stabilire se un verbo è stativo o non lo è, si può verificare se ammette l’➔imperativo o la perifrasi progressiva. Queste due costruzioni non sono di norma ammesse dai verbi di stato (*possiedi due case!, *stai possedendo ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] melodico di quest’ultima:
(26) il cane insegue il gatto → il cane insegue il gatto?
Anche la frase imperativa (➔ imperativo), come le precedenti, trova la ragione della sua marcatezza nella prospettiva della relazione tra mittente e destinatario e ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...