Dandolo, Enrico
Ammiraglio e doge di Venezia (Venezia ca. 1107-Costantinopoli 1205). Ambasciatore di Venezia a Costantinopoli, nel 1192, ormai anziano, fu assunto al dogato e fu il primo tra i dogi ad [...] ai suoi fini, dirigendola contro Zara, che si era ribellata a Venezia, e poi contro l’impero bizantino, che cedette alle forze collegate di Venezia e dei crociati, e venne smembrato, dando origine all’imperolatino d’Oriente. D. rifiutò l’elezione a ...
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Scrittore latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti, come racconta con ammirazione [...] . Ci è giunta invece la grande enciclopedia in 37 libri della Naturalis historia che P. pubblicò (77) dedicandola all'imperatore Tito. Il primo libro che contiene il sommario generale dell'opera e l'elenco delle fonti fu composto molto probabilmente ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] d'azione trovò spesso un ostacolo nelle persone dell'imperatrice e del principe W. A. Kaunitz, cancelliere per dichiarò il tedesco lingua di stato in sostituzione del latino (1784), promosse la colonizzazione interna favorendo la nazionalità tedesca ...
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Figlio (Nicea 1225 - Pacomio 1282) di Andronico Paleologo e nipote di Alessio III Angelo, quando morì Teodoro II Lascaris imperatore di Nicea si impadronì del governo, associandosi al potere del giovane [...] da una rivolta all'interno, fu anche attaccato dagli eserciti angioini e veneziani che si proponevano la restaurazione dell'Imperolatino; ma gli insuccessi di Carlo d'Angiò in Albania e successivamente la rivoluzione del Vespro (1282) liberarono M ...
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Ecclesiastico (n. forse Hildesheim 965 circa - m. 1026). Seguace di Ottone III e amico di Gerberto di Aurillac, arcidiacono nel 998 e messo dell'imperatore a Roma, fu da questo creato vescovo di Vercelli [...] dei suoi scritti, e solo qualche frammento della sua vasta corrispondenza. Notevole un ritmo latino composto a Roma in esaltazione del comune impero del papa e dell'imperatore, a cui s'aggiungono un'elegia al suo predecessore a Vercelli, Pietro, e un ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare una discussione fra dotti su una materia ancora 26 aprile l'editto di Worms mise L. al bando dall'Impero, e mentre rientrava a Wittenberg Federico il Savio fece simulare ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] manifesta tutto l'odio e il disprezzo che S. nutrì per l'imperatore che l'aveva relegato in Corsica. ▭ S. è certamente una delle stesso (v. oltre). S. fu pertanto uno degli scrittori latini più amati e letti nel Medioevo: all'Umanesimo apparve, ...
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Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] a Creta, recatosi a Costantinopoli per impetrare dall'imperatore Costantino Copronimo un più umano trattamento per i di S. Fedele a Strumi (Valdarno casentinese), cercò di metter pace tra Firenze e Arezzo; scrisse epistole in latino; festa, 10 marzo. ...
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Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] romano, che in fondo lo amareggiava e dal quale non riusciva a trarre il necessario per vivere con agiatezza. Quando l'imperatore fu ucciso, M. si trovò in grave imbarazzo, sì che dell'11º libro pubblicò solo un florilegio, insieme al 10º; ma ...
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Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] verso la metà del 1517, era già uno scrittore famoso, e l'imperatore Massimiliano I il 12 luglio di quell'anno lo coronò ad Augusta Opere
All'esordio, e per varî anni, H. scrisse in latino (Querelarum libri duo, 1510; De arte versificandi, 1511). ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...