Nacque il 19 aprile 1818 dallo zar Nicolò I (della casa di Holstein Gottorp) e dalla zarina Alessandra (che era la principessa Carlotta di Prussia). Riluttante all'educazione militare che aveva voluto [...] per ricevere dalla mano dello zar ucciso un'attuazione progressiva, tale, forse, che avrebbe potuto impedire il crollo dell'impero russo.
Bibl.: Schmeichler, Das russische Reich unter A. II, Berlino 1878; J. Eekhardt, Von Nikolaus I an Alexander III ...
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Figlio dell'imperatore Alessandro II, nacque il 10 marzo 1845, e divenne granduca ereditario nel 1865, in seguito alla morte del fratello maggiore, lo zarevič Nicola. Sposò il 9 novembre 1866 la principessa [...] del 1893 tra la Francia e la Russia costituì il coronamento del nuovo indirizzo dato dallo zar ai rapporti internazionali dell'impero. Lo zar A. ed il principe di Galles, il futuro re Edoardo VII, erano cognati, avendo sposato entrambi due figlie di ...
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Militare (n. 450 - m. 527); originario d'una famiglia di contadini illirici, divenne comandante in capo della guardia palatina (comes excubitorum) e, alla morte di Anastasio, riuscì a farsi proclamare [...] imperatore (518). Contrariamente a quello che era stato l'atteggiamento dei suoi antecessori, perseguitò i monofisiti e riprese i rapporti con Roma, anche per influenza del nipote Giustiniano, da lui associato al trono nell'apr. del 527. Nell'agosto ...
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Successore (m. 820) di Michele I Rangabe nell'813, fu portato sul trono da un'insurrezione militare promossa da iconoclasti. Sconfisse i Bulgari presso Mesembria, costringendo alla pace il re Omortag, e parimenti energica fu la difesa della Sicilia e dei territori asiatici contro i musulmani. Dopo aver fatto deporre da un concilio il patriarca Niceforo, fece condannare di nuovo (815) il culto delle ...
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Collettore delle imposte in Adramittio nella Misia (m. Efeso 722); pervenne al trono inopinatamente (716), acclamato dalle truppe del tema Opsìkion, ribellatesi ad Anastasio II, da esse deposto; le milizie [...] d'Asia non lo riconobbero e acclamarono imperatore Leone III l'Isaurico, che s'impadronì del trono e confinò T. in un monastero (717), dove morì. ...
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Figlio (n. 939 - m. 963) di Costantino VII Porfirogenito, dal quale fu associato al trono nel 949 e cui successe nel 959; lasciò le cure dello stato alla moglie Teofano e al primo ministro Giuseppe Bringa. Sotto di lui (961) il generale Niceforo Foca ricondusse Creta sotto il dominio bizantino ...
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Figlio (960 circa -1028) di Romano II; condivise il potere col fratello Basilio II, ma regnò di fatto solo alla morte di quello (1025). ...
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LEONE II imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Era figlio di Arianna, figlia di Leone I, e di Zenone, suo secondo marito. Fu dal nonno creato console e associato al trono all'età di sei anni nel gennaio [...] 474. Regnò sotto la reggenza del padre fino al novembre dello stesso anno quando venne a morte ...
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Figlio (m. 867) di Teofilo, nell'842 successe al padre sotto la tutela della madre Teodora e di un consiglio composto, tra gli altri, del logoteta Teoctisto e dei fratelli di Teofilo, Barda e Petronas. In questo periodo venne ristabilito il culto delle immagini e promossa l'offensiva contro gli Arabi. Con l'appoggio dello zio Barda, nominato Cesare (862) e che di fatto gestirà il potere, M. si sottrasse ...
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Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. Con la [...] grande vittoria conseguita (717-18) sugli Arabi che, passati in Europa, avevano attaccato Costantinopoli per mare e per terra, L. fiaccò definitivamente lo slancio aggressivo dei musulmani. Riportando ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...