Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] Teodorico si riteneva non un sovrano, ma una sorta di vicario dell’imperatore d’Oriente; per questo, però, volendo probabilmente avvicinare i barbari al diritto romano, conferì all’editto un valore anche territoriale; esso, composto di 154 articoli ...
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Vaticana Fragmenta Opera della giurisprudenza postclassica romana, probabilmente occidentale, così denominata in quanto nella Biblioteca Vaticana ne furono rinvenuti, nel 1821, dal cardinale A. Mai 341 [...] (se non addirittura ai primi decenni di esso, quando sull’Impero regnava Costantino, posto che l’ultima costituzione figurante nei frammenti utile strumento per la conoscenza del diritto romano della decadenza; in particolare, diverse leggi imperiali ...
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Magistrato e uomo politico (Königsberg 1810 - Berlino 1899), prof. di diritto romano nell'univ. di Königsberg (1833) e giudice in quella suprema corte regionale (1834). Liberale, fu eletto (1848) deputato [...] , che sotto la sua presidenza (dal dicembre 1848) approvò nel marzo 1849 la prima costituzione tedesca e la nomina a imperatore di re Federico Guglielmo IV, che la rifiutò. Membro e vicepresidente della seconda Camera prussiana (1849), si ritirò nel ...
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Editto con cui, nell’anno 212 d.C., l’imperatore Antonino Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti, o quasi, gli abitanti dell’Impero. Tra i pochi esclusi vi erano i cosiddetti dediticii, ossia [...] costituzione di Caracalla riveste grande importanza anche per la storia del diritto romano, giacché questo venne reso teoricamente applicabile in ogni propaggine dell’Impero, sebbene i provinciali continuassero non di rado a regolare i loro rapporti ...
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Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia [...] Augusto, col regime del quale fu irreconciliabile. Spirito innovatore, fu il più fertile e geniale giurista dei primi tempi dell'Impero. Gli si attribuiscono 400 libri, tra cui: un commento alle XII Tavole, commenti all'editto del pretore urbano e a ...
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Storico del diritto italiano (Bologna 1858 - ivi 1916), prof. (dal 1886) di storia del diritto italiano all'univ. di Bologna. Fortunato scopritore ed editore di fonti (frammenti di diritto visigoto, varî [...] Italia nella prima metà del Medioevo (1884); Gli editti di Teodorico e di Atalarico e il diritto romano nel regno degli Ostrogoti (1884); Sui rapporti tra l'Italia e l'Impero d'Oriente tra gli anni 476 e 554 d. C. (1888); Lo studio di Bologna (1901 ...
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Operetta della giurisprudenza postclassica romano-occidentale, nella quale era riassunto il manuale delle Institutiones, senza dubbio lo scritto di maggior successo del giurista Gaio, vissuto nel 2° sec. [...] .C. L’E., che ci è pervenuta attraverso le leggi romano-barbariche (e in particolare la Lex Romana Visigothorum), riprende in realtà quale veniva celebrato, nel 4°-5° sec., sia entro i confini dell’impero, sia nei territori retti dai re barbari. ...
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Siro-Romano, libro Denominazione moderna di un’operetta della giurisprudenza postclassica orientale (Leges Constantini Theodosii Leonis), probabilmente frutto del lavoro delle scuole di diritto attive [...] in quella parte dell’impero nella seconda metà del 5° sec. d.C., e perciò utilizzata a scopo didattico. Redatta inizialmente in greco, conteneva una trattazione elementare dell’antico diritto civile romano, aggiornato alla luce delle costituzioni ...
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Usus modernus Pandectarum Movimento della scienza giuridica tedesca (detto anche pandettistica) sviluppatosi dalla fine del 18° sec. e per tutto il 19°. Si basò sui testi del diritto romano, di cui la [...] Germania aveva fatto la recezione ufficiale nel 1495 come diritto comune dell’Impero. Superata la fase della scuola storica di F.C. von Savigny, ebbe la sua espressione più felice nel trattato di pandette di B. Windscheid. ...
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Raccolta di leggi imperiali in dodici libri, compilata su incarico dell'imperatore Giustiniano da dieci giuristi, tra cui Triboniano e Teofilo, e pubblicata nel 529. Con essa Giustiniano si propose l'unificazione [...] legislativa dell'Impero. Insieme al Digesto, alle Istituzioni e alle Novelle, il codice compone il Corpus iuris civilis, l'opera che raccoglie i testi fondamentali del diritto romano. ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...