Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] la lettura di Machiavelli e di Montesquieu: il formarsi delle moderne nazioni europee e il dissolversi nel Medioevo del grande impero di Roma. G. esprime nella sua opera The history of the decline and fall of the Roman Empire (1776-88; trad. it ...
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(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo [...] , città ionica d’Asia, e divenne presto capitale di un impero marittimo che dalla Liguria si estendeva alle coste spagnole. Alleata di Roma contro Cartagine, conservò anche durante l’Impero lo statuto di città libera e federata, e riuscì a mantenere ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] cui si hanno frammenti nel Digesto. T. fu anche probabilmente a Roma (ma si ignora quando e quante volte). La conversione al poi una parte decisiva nella storia del cristianesimo e dell'Impero, entra nella piena luce della storia. T. dette ...
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Figlio (Kessel, Cleve, 980 - Castel Paterno 1002) di Ottone II e di Teofano. Succedette al padre nel 983 sotto la reggenza materna. Assunto il pieno potere nel 994, perseguì con fede e convinzione il disegno [...] di O. di un nuovo palazzo imperiale sul Palatino prova la volontà del giovane sovrano di rifare di Roma l'autentica sedes imperii, dove doveva risiedere una vera corte imperiale, nella quale l'aristocrazia romana e quella germanica fossero in un ...
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(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] poi ai Franchi d’Austrasia e, dopo la disgregazione dell’Impero carolingio, fece parte del Regno di Arles (933), dipendendo da Giovanna I d’Angiò. Ma ritornata la corte pontificia a Roma (1377), la città, che aveva in pochi decenni decuplicato la ...
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m. 280 a.C.) seguì Alessandro Magno nella spedizione in Asia (334-323) e alla morte del sovrano, nella divisione dell’impero fra i diadochi, ebbe la satrapia di Babilonia. Nel conflitto tra Antigono ed [...] accinse allora a occupare la Macedonia mirando a ricostruire l’impero di Alessandro: entrato in Lisimachia, fu ucciso da Tolomeo succedette nel 187 a.C. Legato dai duri patti imposti da Roma con la pace di Apamea (189), si mantenne estraneo alle ...
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Imperatore romano (Sirmio 232 d. C. - ivi 282). Proclamato imperatore (276) dalle truppe in Oriente, le sue instancabili ed efficaci azioni militari contro barbari e usurpatori. Dedicò inoltre notevoli [...] riorganizzò il sistema d'irrigazione in Egitto, compì a Roma la cinta muraria iniziata da Aureliano. Grande soldato e pace, tanto che glí si attribuì perfino il sogno di un impero interamente pacificato e sicuro, in cui non ci sarebbe stato più ...
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Nome latino di un’antica colonia greca nella Campania meridionale, e dal 1926 anche nome ufficiale (in sostituzione dell’it. Pesto) di un piccolo centro (980 ab.), sorto accanto alle rovine di quella colonia [...] . con le guerre sannitiche. Nel 273 a.C. vi fu dedotta da Roma una colonia latina. Forse municipio con la lex Iulia, P. mantenne il Continuò ad essere ricco centro agricolo anche nel Basso Impero. Lo sviluppo della malaria determinò poi il suo ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] con la Porta, l'Olympièion, la Biblioteca, il Ginnasio, e molte altre costruzioni in varie città dell'impero. Egli stesso progettò il tempio di Venere e Roma sulla Velia.
Vallo di Adriano. Costruito nella Britannia da A. fra il 122 e il 127, era ...
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romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] quanto alleati, si erano stanziati nelle province di confine dell'Impero. Fu questo il caso degli ostrogoti, il cui re Teodorico mantenuto in vita le istituzioni e le leggi di Roma, cercando la collaborazione dei nobili romani; agli ostrogoti era ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...