PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] nove porte, restava per un altro secolo l'unico nucleo fortificato, chiamato al-Qaṣr (Cassaro). L'antica via Marmorea ( sequenza di scene che illustrano la Vita di Cristo su un impianto che mutua quello che è il canone del ciclo delle Feste, ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] si interrompe, tra la porta della Cava (o Maggiore), luogo fortificato già in epoca etrusca, e la chiesa di S. Andrea, di torre fu ripetuta anche nel S. Andrea.Nel sec. 12°, l'impianto basilicale è attestato a O. nel S. Lorenzo de arari, databile al ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] meridionale della chiesa; lo stesso non è rintracciabile nell'impianto romanico sublacense e farfense (McClendon, 1987), mentre la sua realizzazione doveva essere prevista per la nuova sede fortificata sul monte Acuziano, dedicata a s. Martino e ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] Kondič, Popovič, 1977, pp. 177-184); nelle città fortificate lungo il limes danubiano l'impellente necessità di offrire un ivi, pp. 71-76; F. Ugolini, La pianta del 1306 e l'impianto urbanistico di Talamone, ivi, pp. 77-82; P. Garrigon-Grundchamp, M. ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] è stato parallelamente richiamato per l'architettura, nella chiarezza d'impianto e nella tecnica delle c.d. nicchie di rinforzo del quel periodo nella regione: la costruzione di molti centri fortificati e di castelli. Le voci castrum, receptum, ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] detta battiponte, mentre la campata fra quest'ultimo e la porta del luogo fortificato era data dal p. levatoio, lungo in genere da m 3 a 3 rilievo: la regolarità e le ritmiche proporzioni dell'impianto generale, sempre alla ricerca di una verticalità ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] a controllo delle vie di accesso verso il Sud, fu fortificato da Ruggero, divenendo via via un'importante città e sede Kroenig, 1965), ma la sua decorazione musiva si dirama per l'impianto iconografico dall'abside di Cefalù, per i cicli - vuoi vetero, ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] tempietto. D'altra parte pare certo che l'impianto architettonico dell'edificio non sia stato concepito in invece difficile stabilire in quale momento si sia inserita nel percorso fortificato a E della città, a poca distanza da porta Brossana, ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] nei pressi della città di Saint-Léonard, sul vasto sito fortificato dell'oppidum di Villejoubert (Augustoritum, 1990, p. 40). Fr., I, 28; De gloria confessorum, 27-29). L'impianto di una comunità monastica vera e propria in prossimità della cripta che ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] la cupola della chiesa barocca - venne ampliata secondo un impianto che ricorda quello dell'abbaziale di Cluny III di Ugo cinta urbana, lunga più di km. 14, munita di porte fortificate, fu costruita in tempi diversi intorno alla città ampliata. Così ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
castro
s. m. – Adattamento del lat. castrum, propr. «castello, fortezza», adoperato come termine storico (in alternanza con la forma latina) nel sign. che la parola assunse nel medioevo, per denotare cioè un centro giuridico e territoriale...