Aquino, Carlo d'
Cesare Federico Goffis
, Scrittore (Napoli 1654 - Roma 1737), figlio del principe Bartolomeo di Caramanico. Gesuita, nel 1676 andò a insegnare retorica a Macerata dove ebbe allievo [...] retorico della comparazione. La traduzione in verso eroico della Commedia fu in realtà stampata a Roma da Bernabò Rochi con l'imprimatur extra Urbem, non essendosi sino a tale data fatte edizioni romane del poema. In fine dei tre volumi vi sono ...
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PICERLI , Silverio
Daniele Torelli
PICERLI (Picellius), Silverio. – Nacque nella prima metà degli anni Ottanta del Cinquecento a Poggio Fidoni, oggi frazione di Rieti, situata sui rilievi a sud-est [...] .
Picerli fu a Napoli già intorno al 1627-28, guardiano nel regio convento di S. Maria Maddalena (Specchio primo, imprimatur), per passare poi in quello di S. Chiara verso il 1631 (Specchio secondo, dedicatoria). Dopo questa data tornò a Roma ...
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GAROFALO, Biagio
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Napoli nel 1677. Fu allievo di Domenico Aulisio, al cui magistero archeologico-erudito, ispirato ai nuovi criteri filologici e interpretativi propugnati, [...] Greci del Garofalo. Nel volume, che si apriva con una lettera dedicatoria a Clemente XI e che aveva ottenuto l'imprimatur dallo stesso Fontanini, il G., esaminando la natura della poesia ebraica, sulla falsariga degli studi del suo maestro Aulisio ...
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RICCARDI, Niccolo
Marco Cavarzere
RICCARDI, Niccolò. – Nacque nel 1585 a Genova, dove frequentò il locale collegio gesuitico.
Nel 1597 si trasferì con i genitori in Spagna; qui continuò gli studi all’Università [...] Firenze da un domenicano. Dopo ulteriori indugi, Riccardi diede la propria approvazione e il Dialogo fu stampato con l’imprimatur sia delle autorità toscane sia del domenicano. Incorsa nei sospetti del pontefice, l’opera fu ritirata dal commercio nel ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] 1631, Ciampoli aveva giocato un ruolo decisivo per ottenere il permesso di pubblicare il Dialogo. Riccardi aveva garantito l'imprimatur ma insisté che gli venissero inviate la prefazione e la conclusione. Quando il censore di Firenze diede l'assenso ...
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FOSCARINI, Paolo Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Montalto Uffugo (presso Cosenza) intorno al 1565 da Francesco, medico e letterato, e da Laurifina Traverso. Secondo A. Favaro il suo cognome era Scarini [...] come il F. gli avesse consegnato un solo manoscritto contenente la Lettera e il Trattato della divinatione naturale; l'unico imprimatur che compariva alla fine del Trattato era stato interpretato come valido per l'intero volume e le due opere erano ...
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DESA, Giovanni Bernardino
Lorenzo Baldacchini
Nacque nella seconda metà del sec. XVI a Copertino, nella diocesi di Nardò (attuale provincia di Lecce), antico centro di cultura umanistica, anche se di [...] - secondo lo Jurlaro - sembrerebbe l'unico tra i vescovi del Salento in quel periodo in grado di garantire l'imprimatur per le opere letterarie ed ecclesiastiche, grazie ai suoi appoggi familiari. Due suoi zii materni, Giovanni Carlo e Giulio Cesare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] di politica.
Nel 1747 si riacuì la persecuzione della curia e del cardinal Spinelli, che gli negò l’imprimatur per la pubblicazione della seconda parte degli Elementa, poiché una commissione teologica, composta in buona parte da nemici dichiarati ...
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SCALA, Domenico
Luigi Ingaliso
SCALA (La Scala), Domenico. – Nacque a Messina nel 1632 da Salvatore e da Grazia.
Sin da giovane mostrò un talento negli studi, tanto da addottorarsi in medicina all’età [...] una prima versione della Phlebotomia damnata, con una dedicatoria di Marco Navarra al patrizio veneto Vincenzo Gussoni e con l’imprimatur concesso il 23 luglio 1696, e una seconda versione (stampata sempre nel 1696 a Padova) in cui sparì la lettera ...
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MONTIERI (Montier), Luigi
Clizia Magoni
Nacque a Bologna nel 1694 da Luigi Montier, nativo di Parigi e di professione orologiaio, e Lucia Codici di Bologna. Fu battezzato con i nomi di Luigi Antonio [...] i loro antenati, dalle azioni gloriose de’ quali derivarono quelle arme» (c. 2r). Nonostante l’opera avesse ricevuto l’imprimatur del vicario generale del S. Uffizio di Bologna, Antonio Bagioni, il 10 settembre 1725 gli stampatori (Giovan Battista ...
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imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...