Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] pratica jazzistica l’impiego dell’i. collettiva. L’i. è presente anche in altre forme musicali (pop, rock ecc.).
È chiamata improvviso una composizione strumentale, prevalentemente pianistica, priva di schemi formali fissi. Il compositore boemo J.H ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] altri), altre estese a una sorta di folclore universale mediato dall’improvvisazione e proposto prima in seno al free j. da Coltrane e j. è diventato il luogo di incontro tra differenti generi musicali o tra tradizioni di paesi lontani; inoltre, si è ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] degli anni Ottanta è stato membro del gruppo di improvvisazione Nuova consonanza e nel 1983-85 del Consiglio di amministrazione esperienze via via maturate tanto nel campo dell'avanguardia musicale, quanto attraverso la lunga pratica in quello della ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] . Hammad; N. Shoura; N. Naba’a).
La tradizione musicale siriana si caratterizza, come in generale quella dei paesi arabi limitrofi (Egitto, Libano e Iraq), per l’importanza conferita all’improvvisazione. La sua forma principale è il taqsim, preludio ...
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Reich, Steve (propr. Stephen Michael). - Musicista statunitense (n. New York 1936) di famiglia ebrea. È considerato uno dei compositori di maggiore spicco del panorama musicale statunitense. La sua musica, [...] più che affidata all'alea e all'improvvisazione, è caratterizzata da un costante interesse per l'elemento ritmico, spesso continuo e ininterrotto. Fra i maggiori rappresentanti del minimalismo musicale, nel corso degli anni la sua ricerca si è aperta ...
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Compositrice e artista multimediale giapponese (n. Tokyo 1933). Studiò composizione, canto e filosofia tra New York, San Francisco e Tokyo. Dopo un interesse iniziale per la dodecafonia, si legò agli ambienti [...] soprattutto a performances estemporanee: non composizioni in senso tradizionale, ma "indicazioni" per l'azione e l'improvvisazione, anche musicale. Importante l'ispirazione al buddismo zen, che segnava già Match piece (1955), così come i successivi ...
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Nome d'arte del cantante e musicista rock statunitense Louis Firbank (Brooklyn, New York, 1942 - Springs, New York, 2013). Dopo essere stato a capo del gruppo Velvet Underground (1966-70), scelse di lavorare [...] di Los Angeles; Hudson river wind meditations (2007); The stone: issue three e The creation of the universe, due lavori di improvvisazione e sperimentazione musicale pubblicati entrambi nel 2008; Lulu (2011), in collaborazione con i Metallica. ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] su strumenti a facile risposta sonora, come piastre e altre percussioni; per lo sviluppo complessivo della musicalità e delle capacità di improvvisazione l'euritmica di E. Jaques-Dalcroze, fondata sulla stretta correlazione tra suono e movimento, che ...
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Compositore statunitense, morto a New York il 12 agosto 1992. Personalità artistica e intellettuale articolata, C. ha esercitato una rilevante e duratura influenza non solo sul pensiero musicale, ma su [...] sempre maggiore rigore l'evento (o l'esperimento, o l'esperienza) musicale, fissandone i criteri piuttosto che determinandone i fenomeni, così anche l'improvvisazione deve essere 'liberata' dal gusto dell'esecutore grazie a situazioni rigorosamente ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] generazione più giovane, che si affacciano per la prima volta sulla scena musicale dopo la fine della guerra: così J. Wildberger (n. 1922), Germania, si richiama nelle sue opere ai principi dell'improvvisazione: del 1982 è il Trio per archi, cui sono ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...
improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, senza alcun preannuncio: un evento...