Sassofonista e compositore afroamericano (n. Chicago 1940). A metà degli anni Sessanta fu tra i fondatori dell'AACM (Association for advancement of creative musicians) e, in collaborazione col trombettista [...] rilettura critica della tradizione jazzistica attraverso l'esperienza free rivitalizzata da nuove tecniche compositive, dal ricorso all'improvvisazione collettiva e dalla commistione con altri generi (teatro, danza, ecc.). M. è stato tra i primi, nel ...
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Compositrice e artista multimediale giapponese (n. Tokyo 1933). Studiò composizione, canto e filosofia tra New York, San Francisco e Tokyo. Dopo un interesse iniziale per la dodecafonia, si legò agli ambienti [...] in seconde nozze J. Lennon, inaugurando anche una feconda collaborazione artistica; insieme hanno prodotto diversi dischi di improvvisazioni, da Unfinished music n° 1 - Two virgins (1968) a Double fantasy (1980; vincitore del Grammy Award). Collaborò ...
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Scrittore norvegese (Kristiansund 1808 - Cristiania 1845), propugnatore dell'indipendenza politica della Norvegia dalla Svezia (dopo la pace di Kiel) e dell'indipendenza culturale dalla tradizione danese. [...] che per secoli, si credeva, avevano serbata intatta l'eredità d'un grande e libero passato), in scritti di tumultuosa improvvisazione: fra altro un poema dialogico in più di 15.000 versi sulla storia umana herderianamente intesa, Skabelsen, Mennesket ...
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Famiglia di attori del Teatro napoletano. Il capostipite Raffaele (Napoli 1815 - ivi 1875), esordì come generico e poi come "guappo" al teatro Sebeto e (1853) al San Carlino. Suo figlio Gennaro (Napoli [...] 'America Merid., poi ancora al Nuovo, direttore della compagnia Molinari; la sua recitazione fresca e spontanea tendeva all'improvvisazione estemporanea propria dei comici dell'arte; fu autore di commedie in dialetto, per lo più riduzioni di commedie ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] casa sua, lo adottò come figlio, gli grecizzò il nome in Metastasio. Gravina gli fece abbandonare l'abitudine dell'improvvisazione, gli diede una solida istruzione classica e, condottolo in Calabria (a Scalea) dal cugino Gregorio Caloprese, gli fece ...
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Poeta statunitense (Baltimora 1926 - Fire Island 1966). Si occupò di arte contemporanea per il Museum of modern art di New York e come redattore di Art news, pubblicando anche saggi e monografie (Jackson [...] J. L. Ashbery uno dei maggiori esponenti della cosiddetta New York School; la sua poesia, spesso basata sull'improvvisazione, privilegia una visione tutta individuale, attraversata da sprazzi surreali. Raccolse i suoi versi in A city winter and other ...
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Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] si dedicò ininterrottamente alla fotografia e, dalla fine degli anni Trenta, alla recitazione. Attore comico, amante dell'improvvisazione e contrario all'impostazione accademica, fu, nel 1951, uno degli inconfondibili barboni in Miracolo a Milano di ...
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BISAZZA, Felice
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 29 genn. 1809 da Vincenzo, commerciante in grani, e da Angela Maria dei baroni Marino. Il tracollo finanziario del padre non impedì che il B. [...] ai figli dei cittadini più in vista per nobiltà e censo. Qui venne presto rivelando le sue disposizioni alla improvvisazione in versi e, deludendo l'aspettativa del padre, che lo avrebbe voluto avvocato, si diede quindicenne agli studi letterari ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] pool, in seno al quale il jazz mitteleuropeo maturò una propria variante del free jazz incline all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano, sdrammatizzato da un notevole umorismo, non ...
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Fucini, Renato
Scrittore (Monterotondo Marittimo, Grosseto, 1843 - Empoli 1921). Figlio di un medico condotto, passò gli anni dell’infanzia e della giovinezza prima a Campiglia, poi in altre località [...] . A questo periodo risalgono le sue prime composizioni satiriche e si viene manifestando la sua inclinazione per l’improvvisazione epigrammatica sia in dialetto toscano, sia in italiano. Terminati gli studi, nel giugno 1865 accettò un impiego come ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...