Pianista e compositore jazz canadese (Montreal 1932 - Stuart, Florida, 2016). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del free jazz. Il [...] caratterizza per una grande libertà dai vincoli della forma e della tonalità e per un approccio all'improvvisazione di notevole raffinatezza. Ideale continuatore di Lennie Tristano, ha influenzato numerosi jazzisti della generazione successiva alla ...
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Multistrumentista di jazz afroamericano (Los Angeles 1928 - Berlino 1964). Si mise in luce, sul finire degli anni Cinquanta, come componente (al sax contralto) del quintetto di C. Hamilton. Collaborò poi [...] ultimi anni della sua attività si dedicò prevalentemente al clarinetto basso e al flauto. Influenzato inizialmente da C. Parker, sviluppò in seguito un suo personale approccio all'improvvisazione. Fu tra i più significativi esponenti del free jazz. ...
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Sassofonista e compositore afroamericano (n. Chicago 1940). A metà degli anni Sessanta fu tra i fondatori dell'AACM (Association for advancement of creative musicians) e, in collaborazione col trombettista [...] rilettura critica della tradizione jazzistica attraverso l'esperienza free rivitalizzata da nuove tecniche compositive, dal ricorso all'improvvisazione collettiva e dalla commistione con altri generi (teatro, danza, ecc.). M. è stato tra i primi, nel ...
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Compositrice e artista multimediale giapponese (n. Tokyo 1933). Studiò composizione, canto e filosofia tra New York, San Francisco e Tokyo. Dopo un interesse iniziale per la dodecafonia, si legò agli ambienti [...] in seconde nozze J. Lennon, inaugurando anche una feconda collaborazione artistica; insieme hanno prodotto diversi dischi di improvvisazioni, da Unfinished music n° 1 - Two virgins (1968) a Double fantasy (1980; vincitore del Grammy Award). Collaborò ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] pool, in seno al quale il jazz mitteleuropeo maturò una propria variante del free jazz incline all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano, sdrammatizzato da un notevole umorismo, non ...
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Contrabbassista e compositore statunitense (Nogales, Arizona, 1922 - Cuernavaca, Messico, 1979). Dopo significative esperienze nel jazz tradizionale, nello swing orchestrale e nel be-bop, negli anni Cinquanta [...] della tradizione afroamericana: M. seppe calare il parossismo estatico della musica nera di rito evangelico in una sofisticata concezione orchestrale, che nei piccoli gruppi trovava linfa in un integrato rapporto composizione-improvvisazione. ...
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Dankworth, Johnny (propr. John Philip William)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore inglese, nato a Londra il 20 settembre 1927. Artista poliedrico, attivo, oltre che come compositore, anche come clarinettista, [...] tra i generi e i repertori musicali, travalicando anche le tradizionali linee di demarcazione tra interpretazione, improvvisazione, arrangiamento, composizione vera e propria, D. ha avuto l'opportunità di sperimentare e mettere costantemente a ...
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Cornettista e compositore afroamericano (New Orleans 1885 - Savannah 1938). Dopo un'attività da comprimario negli anni Dieci, nel 1922 fondò a Chicago la Creole jazz band, il gruppo più importante dello [...] perdere i denti. Strumentista vicino alla tradizione più autentica della primigenia musica afroamericana, grande autore e vessillifero dell'improvvisazione collettiva, O. rimane il più valido archetipo del jazz delle origini e della sua estetica. ...
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Trombettista di jazz statunitense (Oklahoma City 1936 - Malaga 1995). Realizzò (1958-1961) numerose incisioni a fianco del sassofonista O. Coleman contribuendo con lui alla creazione del free jazz. In [...] geografiche non occidentali (Giava, Bali, ecc.) nel tentativo di recuperare l'originaria dimensione tribale-ritualistica dell'improvvisazione. Dal 1976 tornò al repertorio più strettamente jazzistico e negli anni Ottanta registrò nuovamente con il ...
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Forma di canto popolare italiano, di varia figura metrica: la più antica sembra quella del distico rimato, cui fu poi premesso un quinario, contenente l’invocazione a un fiore, a una pianta, un vocativo [...] furono usate anche da G. Pascoli. Nato probabilmente in Toscana, non prima del 17° sec., è assai diffuso nell’Italia centrale ma conosciuto anche in quella meridionale, e per la facilità di improvvisazione è molto usato nelle gare poetiche popolari. ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...