ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] mondo di A. Delfini. Da un lavoro di selezione dei materiali linguistici sulla base della mimesi dei procedimenti e dei messaggi dell'inconscio, nasce la più recente poesia di A. Zanzotto (IX Ecloghe; La beltà; Gli sguardi fatti e senhal; A che valse ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] pure».
Nell’analisi di Sigmund Freud, il Witz (in tedesco sia «arguzia estemporanea» sia «barzelletta») è un linguaggio dell’inconscio, assieme a sogno, lapsus e sintomo. Come questi, il Witz ha un contenuto manifesto e un contenuto latente: il riso ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] si intende specialmente un gioco di parole che allude a contenuti osceni.
Sulla frontiera tra gioco di parole intenzionale e inconscio troviamo due fenomeni. Il primo è il lapsus volontario. Si ha, per es., nella deformazione del nome (si pensi alla ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] senso comune, in contrasto con l'Es che contiene le passioni". Ma l'Io non ha a che fare solo con l'Es (l'inconscio): deve fronteggiare anche le istanze del Super-Io ‒ che rappresenta i nostri ideali e la coscienza morale ‒ e i limiti che la realtà ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] psicanalista, di cui tende a controllare e a sviluppare le attitudini attraverso l’accettazione cosciente dei fattori dinamici dell’inconscio; l’a. di controllo, una forma di terapia, controllata da uno psicanalista esperto, cui ci si sottopone all ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] cultura e di un diverso immaginario, venuto soprattutto dall'incontro con la germanità, il continuo anche se inconscio, anzi tanto più se inconscio, confronto con le lingue germaniche e romanze, hanno fatto del latino medievale una lingua a sé, certo ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] , cioè si fanno ma essendo convinti di non farli.
Un esempio di un gesto simbolico inconscio è citato da Ekman (1985) nel suo libro sulle bugie. Una studentessa sostiene un colloquio con un professore, che la tratta in modo provocatorio. Lei non ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] tipi di sintagmi si agganciano l’uno all’altro:
(7) Uno dei punti forti dell’omologazione [fra il lavoro dell’inconscio e quello poetico] risiede senz’altro nella messa in rapporto dei fenomeni di similarità, che nel testo poetico presiedono all ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] :
(15) Nel corso del suo studio sul sogno, dal quale non finiremo mai di imparare, Freud aveva scoperto che l’inconscio ignora la negazione e che di conseguenza nel sogno non è dato rinvenire una rappresentazione del “no” (Aldo Carotenuto, Amare ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , a un’eredità filogenetica; C.G. Jung invece ha tentato di darne spiegazione mediante l’ipotesi di un ‘inconscio collettivo’ che in essi si esprimerebbe. Importanti contributi alla teoria psicanalitica del s., sulla base di suggestioni già avanzate ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...